L’accusa ha chiesto vent’anni di reclusione per Antonio Canale, quarantaseienne vigevanese a processo per la morte di Christian Ikogwe, il 25enne ucciso tra il 2 e il 3 marzo 2023 in una dimora alle porte di Mortara. Il processo con rito abbreviato si sta svolgendo davanti al giudice Pasquale Villani, il reato contestato all’imputato è omicidio volontario.
Nelle scorse udienze, dopo il deposito di una memoria difensiva, è stata esclusa l’aggravante dei futili motivi che era stata contestata all’inizio e che precludeva per legge l’accesso al giudizio abbreviato. La difesa di Canale, affidata all’avvocato Francesca Quarto, ha potuto così richiedere il rito alternativo per l’imputato.
Ieri è stata la volta del pubblico ministero Paolo Mazza, che ha avanzato la richiesta di condanna dell’imputato a vent’anni di reclusione, contestando anche la recidiva in quanto Canale ha precedenti giudiziari. La prossima udienza è stata fissata per il 21 maggio, quando non è escluso che venga anche emessa la sentenza. Sono parti civili costituite i familiari della vittima. L’omicidio è avvenuto in seguito a un diverbio che ha coinvolto la parte offesa e suo fratello, contrapposti alla mamma e alla sorella dell’imputato.
Sembra che all’origine della lite ci fosse una questione di mancati pagamenti di alcune bollette, in quanto i due fratelli erano inquilini delle due donne. La discussione era degenerata, madre e figlia avevano anche riportato lesioni poi medicate al Pronto soccorso. Secondo la ricostruzione dell’accaduto, Canale era intervenuto ma il litigio non si era concluso. In questo contesto era avvenuto l’accoltellamento del venticinquenne Ikogwe, poi morto per le ferite.