In “esilio“. Un gruppo di anziani di Mirabello pensava di avere ancora qualche giorno per potersi ritrovare nei locali della “Trattoria della pesa“ per la consueta partita a carte, invece ieri sono arrivati e hanno trovato la porta sbarrata anche se il giorno di chiusura è il lunedì. Per trovare il “loro“ posto, si sono dovuti spostare e raggiungere la Bocciofila Itala di via Cantoni aperta da oltre un secolo, che li ha accolti. Ma c’è un ma: "Non è molto vicino a casa, potrebbe essere difficile da raggiungere".
Vorrebbero un centro ricreativo una ventina di pensionati di Mirabello. "Sindaco Lissia, vieni a Mirabello – hanno detto – e potrai vedere tu stesso che non abbiamo un posto dove fare una partita a carte". Scopa d’assi e scopa liscia sono i passatempi del gruppo che ogni giorno si dava appuntamento in piazza San Bernardo finché non è arrivata la notizia che non si aspettavano: il locale chiuderà. "Abito a Mirabello da trent’anni – ha detto Giuseppe Giorgi – e ho visto aprire e chiudere diverse attività. Al posto del circolo che era stato aperto, ora c’è un ristorante vegano, la mescita aperta qualche anno fa ha chiuso, la panetteria pure. Resiste soltanto un piccolo supermercato vicino alla farmacia che serve quanti non possono usare l’auto per raggiungere i centri commerciali".
Mirabello oggi è una frazione di Pavia, mentre nell’Ottocento godeva di una propria autonomia amministrativa. "Non chiediamo quello – hanno aggiunto gli anziani –, ma tutti i quartieri hanno un centro ricreativo, vogliamo anche noi uno spazio da utilizzare il pomeriggio. Qui, invece chi non chiude, sara (usando il dialetto)".
"Se non aprono un centro ricreativo – ha minacciato Adriano Cagioni –, mi trasferisco in Sardegna". L’oratorio che apre alle 15 e chiude alle 18, non ha un orario consono per anziani che alle 14 sono già pronti con il mazzo di carte in mano e magari vorrebbero trattenersi oltre le 18. "A Pavia hanno chiuso tutte le industrie – ha sottolineato Andrea Acerbi, il più anziano del gruppo con i suoi 86 anni, che in passato ha visto nascere il Giornale di Pavia e poi ha lavorato per 35 anni alla Necchi –, a Mirabello, dove c’erano i migliori ristoranti, chiudono le attività. E’ diventato un quartiere dormitorio".
Eppure, dal mese prossimo, in concomitanza con il 500° anniversario della battaglia di Pavia tutti i riflettori saranno puntati su Mirabello. Sono attesi 500 figuranti in occasione della rievocazione storica del 21, 22 22 e 23 febbraio e molti turisti; persone che non potranno neppure prendersi un caffè nella frazione.