NICOLETTA PISANU
Cronaca

Aggressione omofoba in stazione, l’udienza salta

Notifiche effettuate in maniera irrituale sia all’imputato sia al suo difensore: per questo motivo è stato ieri rinviato a...

Notifiche effettuate in maniera irrituale sia all’imputato sia al suo difensore: per questo motivo è stato ieri rinviato a...

Notifiche effettuate in maniera irrituale sia all’imputato sia al suo difensore: per questo motivo è stato ieri rinviato a...

Notifiche effettuate in maniera irrituale sia all’imputato sia al suo difensore: per questo motivo è stato ieri rinviato a ottobre il procedimento davanti al Giudice di pace per il caso dell’aggressione omofoba a due ragazzi, in stazione a Pavia nel giugno 2023. Quanto successo era stato ripreso in diretta con lo smartphone da una delle parti offese in un video, e il filmato era stato poi anche diffuso online (nella foto un frame).

Secondo la ricostruzione dell’accaduto, il giovane autore del video stava camminando nel piazzale antistante la stazione pavese tenendosi per mano con il proprio compagno. In quel momento un passante, dando all’improvviso in escandescenze, li aveva rincorsi e addirittura minacciati di morte, inveendo nei loro confronti con insulti omofobi e offese: "Vuoi vedere come ti ammazzo, gay?", si sente urlare nel video tra altri parolacce e improperi.

In seguito i due ragazzi avevano denunciato l’accaduto, segnalando inoltre con rammarico ai media che nessuno dei presenti al momento dell’aggressione era intervenuto ad aiutarli. Il presunto responsabile delle minacce era stato identificato dagli investigatori, un soggetto che era già noto in città ma che adesso risulta irreperibile al proprio domicilio.

Ieri proprio per via del difetto di notifica che ha portato al rinvio dell’udienza, oltre all’imputato era assente in aula pure il suo difensore. Presenti invece davanti al Giudice di pace le due parti offese, rappresentati dai legali Cathy La Torre e Francesca Florio. In un video diffuso sui propri social, l’avvocato La Torre ha spiegato: "Andremo avanti perché l’omofobia, come pure qualsiasi altra forma di intolleranza, non può più essere tollerata".

N.P.