Al San Matteo nuovo angiografo e sala di emodinamica più moderna

Il San Matteo in Lombardia eccelle nella cardiologia interventistica, con 450 angioplastiche primarie e 700 coronariche all'anno. L'uso di nuove tecnologie come il Tavi migliora la sopravvivenza dei pazienti. Aumentati anche gli interventi di ablazione e l'efficienza dei servizi.

Al San Matteo nuovo angiografo e sala di emodinamica più moderna

Il San Matteo in Lombardia eccelle nella cardiologia interventistica, con 450 angioplastiche primarie e 700 coronariche all'anno. L'uso di nuove tecnologie come il Tavi migliora la sopravvivenza dei pazienti. Aumentati anche gli interventi di ablazione e l'efficienza dei servizi.

Dagli interventi tradizionali a quelli mini-invasivi. La medicina si sta spostando anche al San Matteo, che in Lombardia è ai vertici per l’attività di cardiologia interventistica. "In un anno effettuiamo 450 angioplastiche primarie, su pazienti con infarto del miocardio, e 700 angioplastiche coronariche – dice Leonardo De Luca (nella foto), direttore della Cardiologia 1 del Policlinico, presentando il nuovo angiografo inserito in una rinnovata sala di emodinamica –. Da gennaio a oggi abbiamo anche realizzato circa 80 Tavi, ossia l’applicazione di un impianto transcatetere valvolare in pazienti con stenosi aortica: è lo stesso dato conseguito in tutto il 2023, contiamo di superare quota 100 per fine 2024". Grazie alla cardiologia interventistica, migliora la sopravvivenza dei pazienti e la qualità della loro vita. "Nella nostra struttura – ha aggiunto De Luca – abbiamo anche incrementato del 10% gli interventi di ablazione transcatetere per i casi di aritmia. L’indice di occupazione dei letti è cresciuto del 25%, e abbiamo raddoppiato gli accessi agli ambulatori abbattendo le liste d’attesa".