ANDREA GIANNI
Cronaca

Alberto Stasi, la Procura generale: “Va respinta la richiesta di semilibertà”. La riserva legata all’intervista rilasciata alle Iene: “Non era autorizzata”

Condannato in via definitiva a 16 anni nel 2015 per il delitto di Garlasco già usufruisce dell'autorizzazione che gli permette di uscire dal carcere di giorno per andare a lavorare. Il legale: “Speriamo che venga concessa”

Alberto Stasi, la Procura generale: “Va respinta la richiesta di semilibertà”. La riserva legata all’intervista rilasciata alle Iene: “Non era autorizzata”

Milano, 9 aprile 2025 – Alberto Stasi non si è presentato in udienza al Tribunale di Sorveglianza di Milano, che dovrà decidere sulla richiesta di semilibertà per l'uomo in carcere a Bollate per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi a Garlasco. Sull'istanza, argomentata in aula da uno dei suoi legali, l'avvocato Glauco Gasperini, i giudici si sono riservati.  Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni nel 2015, usufruisce già dell'autorizzazione che gli permette di uscire dal carcere di giorno per andare a lavorare. "Come da prassi il tribunale si è riservato, sapremo la decisione - spiega Gasperini -. Lui non c'era per una questione di personale rispetto della camera di consiglio per un'udienza che ha delle finalità precise". 

La posizione della pg

Il legale Glauco Gasperini, che ha sostituito in aula l'avvocata Giada Bocellari, impegnata nell'udienza sul maxi incidente probatorio a Pavia, ha parlato al termine dell'udienza di un parere "parzialmente positivo", evidenziando, in sostanza, solo la parte dell'intervento della sostituta pg sulle relazioni del carcere sul percorso di Stasi, tutte "positive". E non ha fatto riferimenti ad un'eventuale proposta del pg ai giudici di accoglimento o rigetto della richiesta di Stasi. Più tardi si è saputo che la sostituta pg della Procura generale, diretta da Francesca Nanni, ha chiesto ai giudici "il rigetto" della richiesta di semilibertà e, in subordine, di sospendere il procedimento, e dunque non arrivare subito a decisione sull'istanza, per compiere accertamenti sull'intervista per la quale il 41enne non ha chiesto l'autorizzazione alla direzione del carcere.

Il “neo” dell’autorizzazione dell’intervista alle Iene 

La riserva della Procura generale di Milano, che ha dato parere solo "parzialmente" positivo alla semilibertà di Stasi, è legata all'intervista rilasciata nei giorni scorsi alle Iene, durante un permesso, che non sarebbe stata autorizzata dal carcere. È quanto si apprende da fonti giudiziarie. Una riserva che non è legata al contenuto dell'intervista quanto alle modalità, perché da prassi sarebbe stata necessaria un'autorizzazione formale da parte del direttore del carcere di Bollate o del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Un'altra intervista rilasciata tre anni fa alle Iene - entrambe sono state visionate dai magistrati - era stata invece autorizzata. È l'unico 'neo' rilevato dalla Procura generale (i giudici devono ancora esprimersi sulla semilibertà), di fronte a relazioni "positive" sul comportamento in carcere e sul percorso seguito.

Le relazioni positive del carcere

Sono tutte "positive" infatti le relazioni di operatori ed educatori del carcere milanese di Bollate sul comportamento e sul percorso di esecuzione della pena. Da quanto si è saputo, a favore di Stasi, rispetto al parere del pg e alla decisione dei giudici, ci sono proprio quelle relazioni positive del carcere, il fatto che abbia già ottenuto il lavoro esterno e che, avendo tenuto e continuando a mantenere comportamenti corretti, potrà di fatto avere tutti i benefici previsti. Come da prassi la decisione del collegio della Sorveglianza, presieduto da Maria Paola Caffarena, arriverà nei prossimi giorni.

Approfondisci:

Alberto Stasi ammesso al lavoro esterno: può uscire ogni giorno dal carcere. Di cosa si occupa

Alberto Stasi ammesso al lavoro esterno: può uscire ogni giorno dal carcere. Di cosa si occupa

Il percorso giudiziario

La sentenza della Cassazione che ha cristallizzato la condanna è stata pronunciata il 12 dicembre del 2015. Condannato a 16 anni di carcere, fine pena nel 2030, il 41enne detenuto a Bollate ha ottenuto già dal 2023, dal Tribunale di sorveglianza di Milano, il lavoro esterno, per mansioni contabili e amministrative. Esce ogni giorno dal carcere per tornarci alla sera. 7. Una lunga storia giudiziaria, passata attraverso cinque processi, due assoluzioni prima della condanna, due richieste di revisione e un ricorso straordinario tutti respinti.

Il legale: speriamo che semilibertà venga concessa

"Speriamo che venga concessa la semilibertà. Saremmo contenti per Alberto Stasi, per il suo percorso graduale di reinserimento che comunque continuerà con la dignità che ha dimostrato fino ad oggi" ha detto Antonio De Rensis, legale di Stasi. Mentre oggi al Tribunale di Sorveglianza di Milano si è tenuta l'udienza del condannato sulla semilibertà, mentre a Pavia si è tenuta l'udienza sul conferimento dell'incarico per la perizia genetica chiesta dalla Procura di Pavia per Andrea Sempio, amico del fratellob della vittima indagato nuovamente per l'omicidio dopo l'archiviazione già decisa otto anni fa dalla stessa Procura. "Stasi non ha mai cercato i riflettori e ha il diritto di credere nella revisione" ha concluso l'avvocato De Rensis.

La difesa del 41enne ha fatto sapere che nell'intervista a 'Le Iene' di Alberto Stasi di fine marzo non ci sono state infrazioni alle prescrizioni a lui imposte. Nel documento, che porta la data di ieri e inoltrato ai giudici della Sorveglianza di Milano, il direttore Giorgio Leggieri "specifica", "ad integrazione di quanto già inviato" e "qualora utile per la discussione relativa alla misura richiesta", che l'intervista, "andata in onda" il 30 marzo, "è stata registrata durante il permesso premio" il 22 marzo e "non si sono rilevate, pertanto, infrazioni alle prescrizioni".