Ancora un ciclista investito, ancora una volta in viale Resistenza e nelle prime ore del mattino. È accaduto ieri attorno alle 7 poco prima della curva che dal lungoticino Sforza porta in viale Resistenza. Due le persone coinvolte, un ragazzo di 27 anni e una ragazza di 33. Il ciclista è rimasto ferito ed è stato trasportato al San Matteo in codice giallo da un’ambulanza della Croce rossa. Fortunatamente in questo caso non c’è stata nessuna tragedia e non ci sarà un’altra bicicletta bianca che verrà posizionata sul viale. La memoria è corsa al terribile incidente che si è verificato nel gennaio dello scorso anno, quando proprio in viale Resistenza ha perso la vita il maestro Daniele Marchi che stava raggiungendo in bicicletta la scuola dell’infanzia di Borgo Ticino.
Moltissime le similitudini tra i due episodi e moltissimi i rischi che corrono i ciclisti e i pedoni. "Vuoi spostarti in bici o a piedi perché sei più rapido, non hai altre possibilità o semplicemente perché vuoi fare attività fisica? – ha polemicamente sostenuto l’associazione Sellino spiritato – Pavia non fa per te". Sono diversi, infatti, gli incidenti che si verificano in città in cui i protagonisti sono ciclisti o pedoni. Dopo l’investimento mortale avvenuto recentemente in viale Cremona, dalle associazioni Sellino spiritato e Fiabin Consiglio comunale è stato portato uno striscione con scritto "Basta morti in strada", lo stesso che viene portato in manifestazione dopo un incidente. "Pavia ha il doppio dei morti in strada in rapporto al numero di abitanti – ha detto Cosimo Lacava, consigliere comunale del Pd ed ex presidente del Sellino spiritato – bisogna intervenire". E ieri sera della pericolosità della città si è parlato in un Consiglio comunale aperto sul tema della mobilità.
M.M.