Pavia, 21 dicembre 2024 - "Embolia amniotica". Potrebbe essere stata questa la causa della morte, al momento del parto, della mamma, Andreea Mihaela Antochi, e del bambino che stava per dare alla luce, al San Matteo di Pavi La complicanza è rarissima, ma bisogna accertare se un parto cesareo effettuato prima del momento in cui è stato disposto, avrebbe potuto evitare il degenerare della situazione fino al tragico epilogo. La procura della Repubblica che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario sta identificando tutti i medici che si sono occupati della donna di 30 anni dal momento in cui si è presentata al pronto soccorso con i primi dolori. a.
Lunedì l’autopsia
Nel registro degli indagati sono già stati iscritti i primi operatori sanitari ai quali se ne aggiungeranno altri come atto dovuto. A chiarire quanto accaduto durante il travaglio della trentenne alla sua prima gravidanza desiderata da sei anni, sarà l’autopsia disposta dal magistrato e che si terrà lunedì 23 dicembre. Molti gli esperti che assisteranno all’esame come consulenti di parte e d’ufficio. Il marito di Andreea, Florin Catalin Lovin attraverso il suo legale Ferdinando Mauro Miranda ha nominato un medico legale, un ginecologo e un anatomopatologo.
Il lutto cittadino
“La complicanza è molto rara – ha detto l’avvocato Miranda – e bisogna verificare se il comportamento sia stato corretto o ci sia stato un ritardo o una cattiva valutazione”. “Non ho sete di vendetta – ha detto il marito al suo legale – voglio soltanto giustizia per Andreea e che queste disgrazie non capitino più”. Domani a Villanterio, dove la famiglia vive, sarà proclamato il lutto cittadino e le campane suoneranno a lutto, mentre a Lodi nella chiesa della ortodossa alle 9 sarà celebrata una messa in memoria di Andreea e del piccolo Sasha.