Pavia, 14 settembre 2022 - Nuovi sviluppi dalle indagini sugli appalti e i servizi di trasporto sanitario della cooperativa First Aid One Italia, già sotto sequestro dal 18 ottobre 2021. La Procura e la Guardia di finanza di Pavia hanno rese note oggi con comunicato stampa nuove contestazioni che hanno portato a 5 arresti (3 custodie cautelari in carcere e 2 arresti domiciliari) "nei confronti degli amministratori di fatto, prestanome e dipendenti di una cooperativa operante nel settore dei trasporti sanitari, tra le prime a livello nazionale, affidataria di appalti pubblici in tutta Italia".
"L'odierna attività di polizia giudiziaria - spiega sempre la Procura - rappresenta la naturale prosecuzione di un'indagine che, già nel marzo 2021, aveva portato all'arresto di 4 persone, nonché perquisizioni e sequestri di apparati informatici in diverse aree geografiche del Paese (Lombardia, Marche, Lazio e Sicilia), per appalti affidati in modo irregolare e non corretta esecuzione di pubbliche forniture". Era il 18 marzo 2021 quando scattarono gli arresti (ai domiciliari) dell'allora direttore generale di Asst Pavia, Michele Brait, di un altro funzionario sempre dell'azienda sanitaria pavese, Davide Rigozzi (responsabile del procedimento), e dei due fratelli Antonio e Francesco Calderone, amministratori di fatto della cooperativa, che il successivo 18 ottobre era poi stata posta sotto sequestro preventivo (con la nomina da parte del Tribunale di un amministratore giudiziario) nell'ambito della medesima inchiesta, per la quale alla fine dello scorso giugno la stessa Procura aveva comunicato la chiusura dell'inchiesta a un totale di 13 indagati.
Ma le indagini sono proseguite, allargando il raggio ad altri appalti. "Le indagini - riferisce ancora la Procura di Pavia - svolte senza soluzione di continuità dai militari del gruppo di Pavia e della Compagnia di Vigevano (della Guardia di Finanza, ndr) hanno permesso, alla data odierna, di individuare molteplici gare d'appalto per l'affidamento dei servizi di trasporto in ambulanza in diverse parti del territorio nazionale (e segnatamente Pavia, Roma, Milano, Napoli, Perugia, Ancona, Pescara e Vimercate) risultate aggiudicate in modo irregolare e per le quali sono state riscontrate diverse incongruenze nell'esecuzione del servizio pubblico. È stata contestata l'associazione per delinquere (finalizzata alla turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture e intermediazione illecita di manodopera) a 9 persone, delle quali 3 come organizzatori e promotori (i 3 destinatari della custodia cautelare in carcere) e 6 come partecipi (tra i quali i 2 agli arresti domiciliari).