Chignolo Po (Pavia), 17 febbraio 2018 - Svolta, a quasi un anno e mezzo dal drammatico epilogo, nel giallo della morte di Lavdije Kruja, la badante 40enne albanese che abitava a Miradolo Terme e che, dopo la misteriosa scomparsa, venne ritrovata cadavere allo sbarramento della diga di Isola Serafini, vicino a Piacenza, lungo il corso del fiume Po. I carabinieri della Compagnia di Stradella al termine di un'inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Lodi (il delitto sarebbe avvenuto a San Colombano al Lambro) hanno arrestato Franco Vignati, un pensionato di 64 anni, residente a Chignolo Po. L'accusa è pesantissima: omicidio volontario e occultamento di cadavere. L'uomo è in carcere a Lodi . "È accusato dell'ennesimo femminicidio, di avere ammazzato questa donna come fosse una esecuzione semplicemente perché era stato lasciato sei giorni prima", ha spiegato il Procuratore Capo di Lodi, Domenico Chiaro.
A far scattare l'inchiesta, nel maggio 2016, era stata la denuncia di scomparsa della donna, in seguito al ritrovamento della sua auto abbandonata. "C'era il rischio di sottovalutare il caso - ha spiegato - e invece sono stati condotti accertamenti a 360 gradi". Un mese dopo la denuncia il cadavere della donna è stato ritrovato alla confluenza del fiume Lambro con il Po, nel Piacentino. I successivi accertamenti hanno permesso di stabilire che, pochi giorni prima della scomparsa, la badante aveva deciso di troncare una relazione con il pensionato. Secondo la ricostruzione degli investigatori, l'uomo l'avrebbe attirata in una zona isolata vicino al Lambro con la scusa di offrirle un nuovo lavoro. "Abbiamo interrogato più volte l'arrestato - ha concluso il procuratore Chiaro -, che ha cambiato spesso la sua versione". Da subito i suoi parenti ed in particolare una sorella avevano escluso l'ipotesi del suicidio e l'autopsia (particolare tenuto nascosto per le indagini in corso) aveva confermato che la donna era stata uccisa con un colpo di pistola alla nuca.
(ha collaborato PIERANGELA RAVIZZA)