Bereguardo (Pavia), 10 febbraio 2o23 - "È iniziato un anno decisivo per il nostro amato ponte in barche". Carlo Maiocchi del Comitato Ticino 2000 ricorda alla Provincia che il tempo per intervenire sulla struttura che collega Zeccone a Bereguardo è arrivato. "Ma probabilmente passerà un altro anno", ipotizza. Il governo ha messo a disposizione un milione e 300mila euro per la manutenzione straordinaria dell’intera struttura.
"Una grande opportunità e una grossa responsabilità – aggiunge Maiocchi – Non possiamo fallire, non ci saranno altre occasioni, si devono trovare le soluzioni migliori perché il ponte in barche torni a essere un fiore all’occhiello in questo angolo del Parco del Ticino e soprattutto sia messo in sicurezza per passaggi senza timore. Lo dobbiamo a pendolari, studenti, turisti ma soprattutto agli abitanti dei paesi rivieraschi che da anni aspettano un ponte che oltre che bello sia totalmente sicuro". Dopo una gara d’appalto di 80mila euro, la Provincia ha affidato a uno studio di Roma la redazione del progetto definitivo esecutivo del nuovo ponte in chiatte. Entro fine aprile dovranno consegnare il documento, poi saranno affidati i lavori.
"In estate non si può intervenire, si danneggerebbero operatori e turisti, anche cercando di chiudere l’attraversamento il meno possibile. Comunque fino alla prossima primavera rischiamo di non avere un ponte a posto". Gli interventi riguardano l’impalcato che dovrà essere realizzato con materiali resistenti al calpestio e a un traffico a volte caotico. "Si deve evitare che dopo ogni piena il ponte diventi un passaggio da montagne russe, quindi occorre ripristinare le telecamere e trovare una soluzione più consona all’ambiente per sostituire i new jersey, a oggi unico impedimento al passaggio dei mezzi pesanti".