MANUELA MARZIANI
Cronaca

Rapina choc, il racconto della moglie del tabaccaio ferito: “Hanno sparato perché spaventati”

Bereguardo, la donna ha visto tutto dal retro del negozio e ora ha paura . Lui è in ospedale al San Matteo

I rilievi dei carabinieri mercoledì sera nella tabaccheria dove due banditi hanno cercato di impadronirsi dell’incasso

I rilievi dei carabinieri mercoledì sera nella tabaccheria dove due banditi hanno cercato di impadronirsi dell’incasso Sotto, la tabaccheria ieri rimasta chiusa per ulteriori verifiche dei militari

Bereguardo (Pavia), 8 novembre 2024 –  Sto bene, mi hanno sparato solo per spaventarmi”. Il tabaccaio che mercoledì sera è stato ferito da un rapinatore entrato nel suo negozio per impadronirsi dell’incasso, ha provato a rassicurare la moglie. La donna, che al momento del tentato colpo si trovava nella tabaccheria di via Patrioti in un punto in cui non poteva essere vista da chi entrava, ora ha paura e preferisce non mostrare il suo volto ed esporsi. “Era l’orario di chiusura – racconta – da dietro ho sentito un tonfo e ho visto mio marito cadere e nascondersi dietro il bancone. Mi sono chiesta che cosa fosse successo, mi sono alzata dallo sgabello e ho visto i due rapinatori, uno ancora dentro e uno sulla porta. Mio marito ha preso spranga di ferro che tiene vicino, si è alzato ha provato a inseguirli. Il rapinatore armato di pistola probabilmente si è spaventato e ha sparato”. Avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi la tentata rapina. “Sono corsa incontro a mio marito e preoccupata gli ho chiesto se gli avessero sparato – prosegue la donna –. Lui ha avuto la prontezza di spirito di rispondermi che stava bene”. “Era una scacciacani - ha detto il tabaccaio - l’hanno usata solo per spaventarmi”. Poi si è alzato stringendo in mano la spranga, ha seguito fuori dall’esercizio i due rapinatori.

“Quando mio marito ha visto che l’auto partiva – continua il racconto della donna – gli ha lanciato dietro la spranga che forse ha colpito il retro del mezzo”. Ieri nella tabaccheria di piazza Patrioti sono tornati i carabinieri che hanno recuperato l’ogiva all’interno del piccolo locale, così si potrà risalire al modello di arma usato per la tentata rapina. All’interno della tabaccheria, che nel pomeriggio è stata chiusa, si vedono ancora i segni lasciati dal proiettile sul pavimento e sul bancone. Il titolare dell’esercizio ricoverato al San Matteo, intanto, pensa alla sua salute circondato dagli affetti più cari, la moglie e il figlio rientrato nel Pavese proprio per stare accanto ai genitori.

I carabinieri, invece, stanno indagando per risalire agli autori del colpo fallito. In piazza Patrioti sono diverse le telecamere di sorveglianza installate e l’auto sarebbe sparita a tutta velocità in direzione di Milano. Non a caso Bereguardo si trova a pochi chilometri dal casello autostradale della Milano-Genova. Diversi i locali che si affacciano sulla piazza e che mercoledì hanno sentito lo sparo e potrebbero fornire particolari utili alle indagini per risalire agli autori della tentata rapina nella quale è rimasto ferito il sessantasettenne. Originari di Casorate Primo, il titolare della tabaccheria e sua moglie da due anni hanno rilevato l’esercizio, una tabaccheria che già nel 2016 era stata presa di mira dai ladri che in quel caso con una mazza di ferro avevano abbattuto l’inferriata senza riuscire a rompere la porta a vetri e rimanendo fuori dal locale.