MANUELA MARZIANI
Cronaca

Pavia, a 18 mesi precipita dal quarto piano: il volo dal balcone poi la corsa disperata in ospedale

Il piccolo è in gravissime condizioni. Immediati i soccorsi, mentre la Polizia e la Scientifica indagano per cercare di spiegare l’accaduto

Pavia – Il nastro bianco e rosso delimita uno spazio sotto il balcone e sono diverse le auto della polizia di Stato con agenti impegnati nei rilievi. Questi gli unici indizi del dramma che si è consumato in un cortile di via Cascina Spelta, nella zona di viale Lodi. In quello spazio, dove i bambini sono ancora soliti giocare come dimostra una biciclettina appoggiata al muro, un piccolo di appena 18 mesi di origini straniere è precipitato dal quarto piano.

È accaduto poco dopo le 16 e ancora non si sa come sia potuto succedere. Improbabile che il piccolo si sia infilato tra le inferriate del balcone dell’appartamento al quarto piano ma possibile che si sia arrampicato, magari per vedere altri bambini che giocavano in cortile, e abbia perso l’equilibrio compiendo un volo di circa 12 metri. Sul posto anche i tecnici della Scientifica.

I sopralluoghi degli investigatori in tarda serata ieri erano ancora in corso, non tralasciando alcun dettaglio nella speranza di far luce su quello che al momento sembra un giallo. Il piccolo intanto è stato portato al Pronto soccorso del San Matteo e successivamente trasferito in Rianimazione. Le sue condizioni sono definite disperate. La caduta dovrebbe essere avvenuta dal balcone dell’appartamento, nella parte del cortile posteriore più vicina al giardinetto condominiale. Lo spazio comune ai due stabili da cinque piani ciascuno, infatti, ha alberi ad alto fusto e anche una piccola isola verde con piante e rose.

Sotto il balcone, invece, c’è una sorta di marciapiede in cemento e poi ghiaia in tutto il cortile. Attoniti i vicini. "Sono una famiglia molto normale", dicevano parlando dei genitori. "È piccolo, è piccolo", ripetevano altri mentre il bambino veniva portato a sirene spiegate al San Matteo, viste le sue gravissime condizioni. A poca distanza da quel nastro bianco e rosso, un paio d’ore dopo il dramma regnava un silenzio assoluto, come se le urla e il terrore a pochi metri non si fossero neppure percepiti. La vita scorreva normale con la cena da preparare, mentre dall’altra parte tutti erano in apprensione per un piccolino che si spera possa farcela. I medici stanno tentando l’impossibile per farlo tornare a correre in cortile.