UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Bocciofila Vigevano, cala il sipario: chiuso l’impianto e “fuga“ dei tesserati

La città del campione del mondo Paolo Signorini resta senza strutture. In passato erano quattro con una valenza sociale oltre che sportiva. Scarso ricambio generazionale e spese alte ne hanno decretato l’epilogo

La Bocciofila Vigevano negli anni d’oro contava duemila giocatori attivi

La Bocciofila Vigevano negli anni d’oro contava duemila giocatori attivi

Vigevano (Pavia), 4 settembre 2024 –  Non si tratta soltanto della fine dell’attività di una società sportiva. È piuttosto la fine di un’epoca e un nuovo passo indietro di una città che sta in modo lento ma inesorabile perdendo pezzi, diminuendo sempre di più le proposte per il tempo libero di giovani e anziani. È infatti calato il sipario sull’attività della Bocciofila Vigevano, società che negli anni d’oro contava duemila giocatori attivi (per capirsi era tesserato un vigevanese su 30), e che ormai invece chiude i battenti dopo che l’impianto di Santa Maria, che era la “casa“ degli appassionati, ha cessato la sua attività lo scorso aprile e ora è inutilizzato senza nemmeno avere indicazioni su come la struttura verrà impiegata in futuro.

Alla luce di questa situazione i vertici della società ne hanno deciso lo scioglimento, lasciando così modo a tutti i praticanti, che non intendono interrompere la propria attività, di poterla proseguire altrove. Come ha fatto l’ultimo presidente, Fulvio Picano, bocciofilo di alto livello, il figlio Simone, lo scorso anno campione italiano paralimpico, e altri appassionati, che hanno scelto di tesserarsi per la società di Como, non proprio agevole come soluzione dal punto di vista logistico, ma società blasonata e che dispone di strutture all’altezza.

Il problema che nasce ha una duplice valenza: quella squisitamente sportiva, che priva la città di un importante sodalizio e genera difficoltà ai praticanti attivi, ma anche una di natura sociale, perché al bocciodromo si davano appuntamento molti appassionati che, dopo aver deposto definitivamente le bocce nella custodia, seguivano le evoluzioni delle nuove leve. E c’è anche il rammarico perché nessuno, istituzione pubblica o privata che sia, oppure sponsor, si è mai fatto davvero avanti per provare a trovare una soluzione. Così la città, che ha espresso il campione del mondo Paolo Signorini, resta senza bocciodromo, chiuso appunto dallo scorso mese di aprile, ed ora anche senza bocciofila. Cala dunque tristemente il sipario.