UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Bonifica della fonderia dismessa. Via alla seconda fase del progetto

Recupero in Lomellina della ex Biraghi, rimuovere i rifiuti costerà 910mila euro .

L’area abbandonata un tempo occupata dalla fonderia Biraghi si trova lungo la provinciale che collega Gravellona a Cilavegna

L’area abbandonata un tempo occupata dalla fonderia Biraghi si trova lungo la provinciale che collega Gravellona a Cilavegna

Un intervento complesso che è finalizzato al recupero dell’area un tempo occupata dalla fonderia Biraghi che sorge lungo la provinciale che collega Gravellona a Cilavegna. La giunta del centro Lomellino, guidata dal sindaco Luciano Garza, ha dato il via libera al progetto esecutivo che riguarda il secondo lotto dell’intervento di bonifica che riguarda espressamente la rimozione dei rifiuti che si sono accumulati nella superficie ormai dismessa da anni. Si tratta di un intervento che costerà 910mila euro, risorse che erano state erogate dalla Regione nel dicembre di due anni fa. Nel dettaglio il lotto di interventi prevede in prima battuta la rimozione dei rifiuti presenti sulla superficie e a seguire le analisi ambientali che interesseranno anche le acque sotterranee e la falda con l’obiettivo di accertare eventuali infiltrazioni. Sotto il profilo ambientale peraltro già in passato si era provveduto alla rimozione e allo smaltimento. Per la bonifica della ex-Biraghi la Regione aveva già provveduto ad erogare fondi per un totale di 2 milioni e 570mila euro, utilizzati per i primi interventi che sono già stati completati. Il tempo per gli uffici comunali di mettere a punto le pratiche per l’affidamento dei lavori e si potrà procedere.

Sempre con riferimento all’area che aveva ospitato la fonderia il Comune ha affidato l’incarico ad un professionista per accertare la proprietà della superficie. Si tratta di una situazione piuttosto complessa perché l’area è interessata da una procedura fallimentare, il proprietario è morto e non c’è chiarezza sulla sua successione. "Si tratta di un aspetto importante – sottolinea il primo cittadino di Gravellona – perché, al termine della bonifica, l’area dovrebbe entrare nella disponibilità della Regione che ne stabilirà il destino. Potrebbe essere ceduta. Di sicuro c’è il fatto che gli investimenti effettuati per la bonifica dell’area sono superiori a quello che è oggi il suo valore di mercato".