
Il punto in cui lunedì sera è avvenuta l’aggressione ai danni dei due giovani (Torres)
BRONI (Pavia)Sono arrivati e poi fuggiti a bordo di un furgone bianco, per quella che sembra essere stata una sorta di spedizione punitiva. In cinque contro due, aggrediti forse quando meno se lo aspettavano, nel bel mezzo della piazza principale di Broni. E non in piena notte, ma ancora in prima serata. Con conseguenze gravi per le due giovani vittime, di 22 e 24 anni, residenti a Corteolona e Genzone, di nazionalità albanese che sono poi andati a farsi medicare al pronto soccorso dell’ospedale di Voghera. Nel violento pestaggio i due giovani hanno infatti riportato lesioni al volto e alla testa, uno dei due anche ferite da taglio su un braccio. L’aggressione che hanno subìto non è stata dunque solo a mani nude, ma con tutta probabilità, anche solo a giudicare dai tagli riportati da una delle vittime, almeno uno dei cinque aggressori era anche armato con un coltello o un taglierino, una lama piccola, non per uccidere ma per ferire. È successo verso le 21 di lunedì, in piazza Vittorio Veneto a Broni.
Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri della Stazione di Broni, della Compagnia di Stradella, che hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica e chiarire i motivi dell’accaduto, per cercare così di identificare gli aggressori. I militari hanno quindi raggiunto in ospedale i due giovani feriti, che non sarebbero stati in grado di fornire indicazioni utili né sui cinque uomini né sui motivi del pestaggio. Non si può però escludere che in realtà le vittime non siano state del tutto sincere con i carabinieri, forse solo per timore di subire ulteriori conseguenze da parte di chi già li aveva fatti finire in ospedale, ma magari anche perché a loro volta coinvolti in qualcosa di illecito che stanno dunque cercando di nascondere alle forze dell’ordine, anche se al momento sono solo ipotesi ancora prive di riscontri, che andranno confermate o smentite dal prosieguo delle indagini in corso. Dalla prima ricostruzione dell’accaduto, pare evidente che i cinque aggressori conoscessero invece le loro vittime, non certo scelte a caso, ma che sapevano dove cercare e trovare. E non hanno esitato ad agire, se non più alla luce del sole comunque ancora in orario non tardo, e in un luogo tutt’altro che isolato o nascosto, anzi in bella vista proprio nella piazza principale di Broni.