M.M.
Cronaca

Le campane del Duomo di Pavia torneranno a suonare: i rintocchi dopo 35 anni di silenzio

Sicurezza e adeguamento sismico con l’intervento da 300mila euro

Palazzo Mezzabarba ha affidato il lavoro a un’azienda di Cremona È dal 1989 che i pavesi sono costretti al silenzio

Palazzo Mezzabarba ha affidato il lavoro a un’azienda di Cremona È dal 1989 che i pavesi sono costretti al silenzio

Pavia – Dopo un silenzio durato 35 anni, torneranno a suonare le campane del Duomo. Sarà un’azienda di Cremona a effettuare i lavori di messa in sicurezza del campanile. L’appalto è stato aggiudicato dopo aver esaminato le venti offerte arrivate agli uffici di Palazzo Mezzabarba. I lavori da effettuare sono principalmente opere di adeguamento sismico per un valore di circa 190mila euro più 100mila euro di oneri di sicurezza. Costruito nel 1757 e alto 48 metri, il campanile non poggia direttamente a terra, ma in parte su volte in muratura della cattedrale. Dopo il crollo della Torre Civica, per motivi di sicurezza le otto campane – ognuna delle quali è dedicata alla Madonna e a un santo – sono state silenziate perché tra le ipotesi del crollo c’è anche la possibilità che in cima alla torre si trovasse una campana in bronzo troppo pesante.

È dal 1989 quindi che i pavesi attendono di sentire di nuovo suonare il campanile più alto della Diocesi. Ma il progetto non si limita alle campane e all’adeguamento sismico. Prevede infatti anche l’utilizzo di fondi che sono stati messi a disposizione in parte dal Pnrr e in parte dal ministero della Cultura per un totale di 470mila euro. I lavori, che dopo la riapertura della cattedrale avvenuta nel 2012 rappresentano un altro importante passo per la completa sistemazione di una parte del patrimonio storico e culturale del capoluogo, sono stati affidati all’ingegner Nicola Verdi e all’architetto Stefano Zanni. Puntano a rendere di nuovo fruibile il campanile, che offre uno sguardo molto speciale sulla città. Sarà installato un nuovo impianto elettrico che garantirà l’illuminazione e un sistema di monitoraggio strutturale, che consentirà di controllare in tempo reale lo stato di salute del campanile e di intervenire tempestivamente in caso di necessità. Inoltre saranno messe a norma le scale per raggiungere la cella campanaria.L’intervento , di grande valore per l’intero territorio lombardo, è stato reso possibile grazie a una sinergia tra la Fabbriceria, che è proprietaria del Duomo, e il Comune. I fondi del Pnrr, infatti, possono essere gestiti solo da un ente pubblico.