Pavia, 28 agosto 2021 - Per tre mesi ha ripulito volontariamente i muri della città. Prendeva un treno da Genova e, "armato" di vernici acquistate a sue spese e pennelli, cancellava le scritte dagli ingressi delle scuole e dagli angoli più belli del centro. Il suo obiettivo era arrivare a 150 interventi ed era questo il suo modo per dire grazie alla città che lo aveva accolto come pivot quando la squadra di basket era in A2 e lo aveva amato a tal punto da coniare lo slogan "Non ce n’è, non ce n’è, Eugenio è il nostro re!". Arrivato a 119 lavori fatti, però, Eugenio Costa è stato costretto a riporre nello zaino i pennelli. La polizia gli ha chiesto con molto garbo e altrettanta determinazione, di smettere. Senza autorizzazioni, Costa non può cancellare le scritte, se chiedesse i permessi non sarebbe facile ottenerli. L’ex cestista oggi artista e fotografo aveva deciso di mettersi all’opera “alla garibaldina” convinto di riuscire a trovare una soluzione. Che c’è, perché il regolamento comunale prevede forme di collaborazione con il volontariato. Ma la collaborazione non è stata stretta e qualcuno, cui non piaceva il lavoro che l’ex pivot stava facendo, ha chiesto l’intervento della polizia, che è stata costretta a mettere fine agli interventi di Costa. "Mi spiace essere riuscito a pulire i muri di tutte le scuole, tranne quelli del liceo classico Foscolo - ha commentato l’ex pivot -. Non pensavo di fare nulla di male e lo facevo alla luce del sole. Se qualcuno avesse voluto sottoscrivere con me una forma di collaborazione, avrebbe potuto farlo. Ho pulito Santa Maria alle Cacce che sembrava impossibile da fare, invece in sei ore di lavoro ho cancellato le scritte. Non ho alcuna intenzione di oppormi e continuare di nascosto. Non cancellerò più alcuna scritta". Ieri, Eugenio Costa è passato dai muri alle strade e ai marciapiedi: ha raccolto mozziconi trovandone 500 soltanto in via Parodi. "Grazie per quanto sta facendo" gli ha detto una commerciante che lo ha visto all’opera. Altri, invece, non smettono di rammaricarsi per un’operazione di pulizia rimasta a metà in un’Italia che non consente a chi vuole dare una mano per il bene comune di poterlo fare. Come sollecitato più volte da molti cittadini, in segno di riconoscenza il presidente del Consiglio comunale e il consigliere Niccolò Fraschini di Pavia Prima candideranno comunque Eugenio Costa per le prossime civiche benemerenze di San Siro.
CronacaCancella le scritte dei writer: diffidato: "Volevo solo far qualcosa per la città"