MANUELA MARZIANI
Cronaca

Cantoni lascia Pavia Ideale: "Sconcertanti comportamenti dei miei colleghi consiglieri"

L’ex candidato sindaco passa al gruppo misto, in polemica con Decembrino e Conte. Decisivo l’appoggio fornito al centrosinistra durante la seduta dedicata al bilancio.

Alessandro Cantoni

Alessandro Cantoni

Galeotto fu l’appoggio fornito al centrosinistra durante l’ultimo consiglio, ma prima c’era stata una serie di episodi definiti "sconcertanti" che hanno portato Alessandro Cantoni a lasciare il gruppo consiliare di Pavia Ideale per passare al gruppo misto. "Ho compiuto l’unica scelta possibile, per senso di responsabilità verso chi ha votato per me e per la lista che portava il mio nome - ha spiegato l’ex candidato sindaco, responsabile provinciale di Lombardia Ideale - per ribadire che sono una persona seria, lasciando ad altri la possibilità di dimostrare di esserlo altrettanto agendo di conseguenza. Ho deciso di uscire dal gruppo Pavia Ideale di cui facevano parte due colleghi che hanno preso strade diverse da quelle tracciate prima del voto e assunto atteggiamenti incompatibili con il percorso politico che avevamo iniziato. Il numero legale che, unici nel centrodestra, hanno garantito alla maggioranza di centrosinistra in sede di voto per il bilancio è solo l’ultimo di una serie di atti sconcertanti".

Durante la seduta del 27 dicembre, quando la maggioranza non aveva i numeri per l’approvazione del bilancio, sono stati i consiglieri Lidia Decembrino e Andrea Conte, rimanendo in aula, a fornire una “stampella“ che ha consentito l’approvazione del documento. "Ho preso formalmente le distanze dal “mio“ gruppo - ha aggiunto Cantoni - espressione istituzionale della lista civica del candidato sindaco Alessandro Cantoni, che ha raccolto 16mila voti. Da parte dei colleghi Decembrino e Conte mi sarei atteso comportamenti più corretti e logici. Ora mi aspetto lascino la denominazione Pavia Ideale".

In aula Conte e Decembrino avevano spiegato di aver garantito il numero legale per evitare che la Corte dei conti applicasse una sanzione a chi aveva abbandonato la seduta, ma non hanno convinto Cantoni.