Pavia, 26 gennaio 2025 – Continua la notorietà del capoluogo pavese, che ha vissuto il suo momento di gloria con la fortunata serie tv “Hanno ucciso l’uomo ragno”. È quasi pronto, infatti, “L’albero di Tesla”, un film girato a Pavia e nell’Oltrepò pavese da Giorgio Magarò sul celebre scienziato Nikola Tesla. Oggi alle 12 su Youtube si potrà vedere il trailer del film che uscirà in primavera. La pellicola riporta al 1924, quando Nikola Tesla raggiunge Pavia dagli Stati Uniti per confrontarsi con la giovane studiosa Rita Brunetti, della quale ha letto alcuni studi sui campi magnetici. Studi che lo scienziato ritiene importanti per la sperimentazione del suo Teslascopio che potrebbe permettere la comunicazione con esseri provenienti da altri pianeti. In questo suo viaggio, Tesla viene accompagnato affettuosamente dall’amica Katharine McMahon Johnson, in visita alla città per una conferenza sulla poesia. “La storia è inventata perché molto probabilmente Tesla non è mai stato a Pavia – ha raccontato il regista –, ma ho cercato di rendere i personaggi i più fedeli possibili. Tesla era un visionario, un genio molto corteggiato dalle donne che aveva pochissime amiche e negli ultimi anni conviveva con i piccioni”.
L’inventore tuttavia mette a punto in solitudine il suo dispositivo in un laboratorio nascosto e si avvia su una collina poco distante da Pavia dove, all’ombra di un grande albero, passerà alcuni intensi giorni all’aperto cercando una comunicazione con Marte. “Ho sentito il dovere di ringraziare la città che mi ha accolto – ha aggiunto Magarò nato in Umbria, cresciuto a Milano, ma ora pavese di adozione – e che ha risposto con ritrovata vivacità alla nostra richiesta di comparse tanto che se ne sono presentate oltre 300”.
In attesa del film, sul piccolo schermo è già arrivato lo spot Rai che annuncia il prossimo arrivo di “Belcanto”, la miniserie prodotta dalla Lucky Red e diretta da Carmine Elia, il regista della prima stagione di “Mare Fuori”. Girati l’anno scorso tra aprile e maggio, i primi due degli otto episodi andranno in onda il 24 febbraio su Raiuno per concludersi il 17 marzo. In questo caso, accompagnati per mano tra gli altri da Vittoria Puccini, Caterina Ferioli, Adriana Savarese e Giacomo Giorgio, gli spettatori torneranno all’Ottocento quando tre donne napoletane scappano da un marito e padre violento e raggiungono Milano per entrare nel mondo del bel canto appunto. Siccome Pavia con le sue strade lastricate e la struttura del centro meglio si adattava alla trama rispetto alla metropoli, è stata scelta come location e ha fatto un balzo indietro di due secoli. Sui negozi e i ristoranti di Strada Nuova sono comparse cornici a rappresentare le antiche botteghe, i lampioni hanno sostituito la più moderna illuminazione a led e, al posto dei bus, sono arrivate le carrozze. In questo scenario, con temperature primaverili, le attrici si muovevano indossando pesanti abiti in velluto. Non solo, quel gioiellino settecentesco che è il teatro Fraschini ha “vestito” i panni della Cannobbina, l’attuale teatro lirico, mentre la piazza da Vinci ha ospitato una sequenza in cui il gruppo di rivoluzionari prende d’assalto il palazzo del governo.
Nello spot poi si riconosce il cancello del cortile Teresiano che si apre improvvisamente per lasciar uscire un gruppo di rivoluzionari affrontati dai soldati. “Una serie evento - la pubblicizza la Rai -, una grande storia mai raccontata dove il canto è disciplina, costanza, sacrificio”. A completare il quadro, arriverà il 24 anche il primo di tre docufilm dedicati alla storia di Pavia. Si partirà della battaglia combattuta 500 anni fa tra l’esercito spagnolo e quello francese con Tony Servillo come voce narrante.