"Ci sentiamo segregati in casa". Gigliola Gigli, che vive a Cascina Morona, l’altra sera ha portato in Commissione territorio gli ormai vecchi problemi di 43 famiglie che risiedono fuori dalle mura della città, in una cascina storica lombarda del ‘700.
"Ci siamo trasferiti vent’anni fa – ha aggiunto Gigli – e l’impresa che effettuò la ristrutturazione doveva anche costruire una ciclabile, mentre il Comune avrebbe fatto arrivare i mezzi pubblici. Non c’è la pista né il bus. Siamo costretti a spostarci in auto e, per immetterci sulla strada, o ci buttiamo quasi alla cieca o attendiamo finché all’orizzonte non si vede nessuno. C’è chi sta pensando di trasferirsi perché si sente prigioniero, e alcuni incidenti si sono già verificati". La riunione della Commissione è stata convocata dal presidente Cosimo Lacava perché Pavia ha un’elevata incidentalità.
"I dati sugli incidenti ci dicono chiaramente che Pavia ha un problema che pregiudica la qualità della vita delle persone e la loro salute – ha detto Lacava – Un problema che va risolto urgentemente. Occorre proteggere l’utenza debole della strada con azioni forti e concrete". Isole, attraversamenti pedonali rialzati, piste ciclabili sono alcuni degli interventi che si stanno realizzando in attesa del Piano urbano della mobilità sostenibile che dovrebbe essere pronto per la prossima estate.
"La mia prima delibera – ha precisato l’assessore alla Mobilità Alice Moggi – ha riguardato le scuole car free. La mia idea era partire con le prime due scuole entro settembre, e siamo a ottobre. Abbiamo incontrato difficoltà tecniche. Ho voluto collegare il tema della chiusura del traffico davanti alle scuole al Pedibus e forse si è fatta confusione. Comunque le auto davanti alle scuole non ci devono arrivare negli orari di entrata e uscita: elaborerò un progetto. Nel frattempo saranno messe in sicurezza le zone scolastiche di Canna e Pascoli, mentre davanti alla Maestri si procederà nel 2025 alla chiusura definitiva con allestimento della piazza tattica".
"Al Ticinello – ha aggiunto Paolo Colucci, presidente Fiab – ci sono 3.500 studenti e non una pista ciclabile".
Manuela Marziani