STEFANO ZANETTE
Cronaca

Capotreno presa a schiaffi da passeggero sorpreso a fumare sul Milano-Mortara

L'aggressore è sceso alla stazione di Mortara, riuscendo a sfuggire ai carabinieri che lo aspettavano. Alla 48enne ha detto: “Io faccio quello che voglio”

Mortara (Pavia), 9 novembre 2024 - "Io faccio quello che voglio". L'uomo, descritto come straniero, all'apparenza nordafricano, ha risposto così alla capotreno che lo aveva avvicinato notando che stava fumando a bordo, sul convoglio partito da Milano Porta Genova e diretto a Mortara, nella serata di ieri, venerdì 8 novembre.

La stazione di Mortara
La stazione di Mortara: qui l'aggressore è sceso facendo perdere le proprie tracce

La richiesta

La capotreno ha ovviamente insistito facendo presente che non è consentito fumare a bordo e il passeggero l'ha aggredita, colpendola al volto con un paio di schiaffi e spintonandola per farla allontanare. La vittima dell'ennesima aggressione a bordo di un treno, una donna 48enne, ha quindi lanciato l'allarme, dopo che il convoglio era già transitato dalla stazione di Vigevano. Quando si è poi fermato alla stazione di Mortara sono arrivati i carabinieri.

I carabinieri hanno fermato i treni sulla Siena-Chiusi per un’auto in panne
I carabinieri attendevano l'aggressore alla stazione di Mortara, nel Pavese, ma non sono riusciti a fermarlo

La fuga

L'aggressore è però riuscito a scendere da uno dei vagoni insieme agli altri passeggeri arrivati a destinazione e ha fatto così perdere le proprie tracce. I militari hanno avviato indagini per identificare il responsabile.

La querela

La donna ferita se l'è per fortuna cavata solo con qualche contusione lieve, senza che fosse necessario trasportarla con l'ambulanza in ospedale, riservandosi di andare poi autonomamente al pronto soccorso ed eventualmente sporgere querela di parte per le lesioni personali subìte. “Solidarietà e vicinanza alla collega coinvolta, alla quale l’azienda fornirà ogni supporto necessario” ha fatto Trenord.

Lo sciopero

L’aggressione sul Milano-Mortara è avvenuto a tre giorni di distanza dallo sciopero del personale ferroviario proclamato per protestare contro l’ondata di violenze di cui sono sempre più spesso sono vittime i capotreni e i controllori. Lunedì a Genova l’episodio più eclatante con un capotreno accoltellato da un egiziano di 21 anni alla stazione di Rivarolo. Una scia che prosegue ininterrotta da anni. Era il 2015 quando, alla stazione di Villapizzone a Milano, un capotreno vene ferito con machete da passeggero senza biglietto e perse il braccio.

L’allarme e le contromisure

“Nell'ultimo anno si è registrato un preoccupante aumento delle aggressioni al personale di Trenord. Lo conferma Christian Colmegna, segretario regionale della Fit-Cisl Lombardia. "Stiamo parlando - sottolinea il sindacalista - di episodi che vanno dalle aggressioni fisiche e verbali ai danneggiamenti del materiale ferroviario". Per far fronte a questa situazione, Trenord e i sindacati stanno valutando diverse misure. "Si sta ragionando - spiega Colmegna – sull'introduzione di squadre di supporto al capotreno e sull'uso di bodycam, strumenti che potrebbero avere un effetto dissuasivo".