Colli Verdi (Pavia), 5 febbraio 2024 – Una tragedia tra le mura domestiche. Carlo Giovanni Gatti, 89 anni, è stato trovato morto nella casa che si era costruito lui, una ventina di anni fa, quando con la moglie era tornato da Milano nel borgo originario della sua famiglia. Sono infatti tutti imparentati tra loro i residenti, circa una sessantina, della località Canavera, frazione di Ruino, del Comune di Colli Verdi, nell’alto Oltrepò Pavese, sul versante della Val Tidone al confine con la provincia di Piacenza.
Una piccola comunità rimasta sconvolta da una morte violenta. Il corpo dell’89enne è stato trovato ieri mattina, con l’allarme lanciato al 112 proprio da parenti che abitano nelle vicinanze. I soccorritori arrivati sul posto non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, con tutta probabilità avvenuto nella nottata o anche nella serata precedente: sarà l’autopsia a stabilire l’orario della morte. E la causa, o meglio la dinamica dell’accaduto.
Il corpo era a terra nella camera da letto, in un lago di sangue, per una profonda ferita alla testa. In seguito all’allarme, sono intervenuti i carabinieri, sia della Compagnia di Voghera sia del Reparto operativo del Comando provinciale di Pavia. Una morte subito ritenuta sospetta, immediatamente escluso l’autolesionismo, non ancora invece formalmente accantonata una causa accidentale, anche se nel punto del ritrovamento del corpo non sarebbero state trovate tracce evidenti compatibili con una caduta. Che si tratti di un omicidio non è stato confermato, fino a ieri sera, anche se sarebbe l’ipotesi prevalente.
L’anziano , rimasto vedovo già da alcuni anni, senza figli, ancora quando c’era la moglie aveva accolto in casa l’ex moglie del nipote, insieme al figlio della donna. E vivevano ancora insieme nella grande casa indipendente, sviluppata su tre piani.
La donna, 40enne del posto, ultimamente faceva di fatto da badante per l’anziano, che con il passare degli anni, anche se descritto come ancora lucido e senza particolari patologie, non avrebbe potuto vivere da solo e riceveva così l’aiuto della parente acquisita.
Sabato e ieri nell’abitazione sarebbero stati presenti solo la vittima e la donna, perché il figlio di lei, ancora un ragazzo ma già maggiorenne, trascorre abitualmente i fine settimana fuori di casa
. Ieri pomeriggio è tornato insieme al padre fuori dall’abitazione circondata dai nastri biancorossi dei carabineri, gli occhi rossi per le lacrime, attorniato da parenti altrettanto sconvolti, tutti increduli per quello che è successo. "Ci conosciamo tutti - dice il sindaco di Colli Verdi, Sergio Lodigiani, anche lui accorso appena appresa la notizia - anche se ultimamente si vedeva poco in giro, alla sua età era comprensibile che stesse quasi sempre in casa. Non sappiamo ancora cos’è successo, lasciamo che i carabinieri facciano il loro lavoro".
Nel frattempo la badante, ovvero l’ex moglie del nipote della vittima, era stata accompagnata dai carabinieri in caserma a Voghera, dove poi è arrivato il pm di turno, il sostituto procuratore Paolo Mazza. La donna non è entrata in caserma da indagata, ma per essere ascoltata per far luce sull’accaduto. Fino a ieri sera non sono stati comunicati eventuali sviluppi, attesi per oggi. Nel frattempo, dopo il sopralluogo del medico legale e la rimozione della salma, l’intera abitazione è stata posta sotto sequestro, per poter proseguire gli accertamenti tecnici anche nella casa e poter così chiarire tutti gli aspetti della dinamica della morte.