di Nicoletta Pisanu
Nell’ambito del processo per le presunte irregolarità in una casa albergo di Codevilla, l’accusa ha chiesto sei mesi di reclusione per il titolare della struttura, la stessa pena per la responsabile dei servizi socio-sanitari e per un medico, oltre a sette mesi di reclusione per un altro dottore. Sono infatti quattro gli imputati alla sbarra con l’accusa di abbandono di incapace. L’inchiesta è partita nel 2013, quando nella casa albergo sono stati svolti alcuni controlli da parte dei militari del NAS. Per la normativa in materia, poiché la struttura è una casa albergo e non una RSA – residenza sanitaria per anziani, possono essere ospitate fino a venticinque persone e tutte in condizioni di autosufficienza. Sembra invece che durante la verifica dei carabinieri del Nucleo antisofisticazioni sia stato riscontrato che gli ospiti erano ventotto, quindi c’erano tre persone in più rispetto a quanto prevedono le regole, oltretutto si sarebbe trattato di anziani non autosufficienti. Poiché la struttura non sarebbe stata attrezzata per la gestione di pazienti in quelle condizioni, i tre anziani sarebbero stati ospitati in una situazione non consona alle loro necessità, tanto che gli investigatori in un primo momento avevano contestato la presenza di lesioni da decubiti e stati di malnutrizione e disidratazione.
Da qui l’accusa di abbandono di incapace mossa nei confronti degli indagati, poi finiti a processo: in particolare, il medico per cui sono stati chiesti sette mesi di reclusione, non avrebbe segnalato nelle sue relazioni sulle condizioni dei pazienti la presenza delle piaghe, mentre l’altro dottore non avrebbe disposto provvedimenti atti a rimediare allo stato d’abbandono. La struttura inoltre non avrebbe provveduto ad aumentare il numero dei dipendenti al fine di prendersi cura di tutti gli ospiti in modo adeguato. Le richieste di pena sono state avanzate nell’udienza che si è svolta venerdì in tribunale a Pavia, oggi è prevista la sentenza: tuttavia, a causa dell’astensione degli avvocati dall’attività giudiziaria in corso da ieri fino a domani compreso, la lettura del dispositivo potrebbe essere rinviata.