Cassolnovo, 20 luglio 2024 – Il motivo del suo malcontento è stata la centrale elettrica che si affaccia sul Naviglio e che a suo giudizio fa troppo rumore e disturba. Perciò a più riprese ha minacciato e molestato il sindaco di Cassolnovo Luigi Parolo che, in una circostanza se lo è visto irrompere in ufficio e ha rimediato anche alcuni pugni. Non solo. Aveva anche telefonato più volte al primo cittadino di notte e l’aveva intimidito.
Per quei fatti che risalgono a tre anni fa il giudice monocratico del Tribunale di Pavia, Luisella Perulli, ha condannato l’uomo, un 69enne residente in paese, con precedenti dello stesso genere, ad una pena di 8 mesi e al risarcimento danni per 5mila euro.
Parolo, assistito dall’avvocato Matteo Gandolfi di Vigevano, si era costituito parte civile nel procedimento non come sindaco ma come semplice cittadino. Per l’imputato, già raggiunto da un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dal primo cittadino, ci sarà la possibilità di chiedere come misura alternativa i lavori socialmente utili.