FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Bonus 110%, quel che resta dei cantieri è il caos e i cortili diventano discariche. I residenti: “Siamo esasperati”

Cesano Boscone, la denuncia: mezzi e materiali abbandonati. Serramenti vecchi, case fredde. La consigliera Todaro: “È una situazione di degrado e pericolo, ho inviato diverse comunicazioni anche al Comune”

Da sinistra, Catia Giglio, la consigliera e residente Sara Todaro e Francesco Montolione

Da sinistra, Catia Giglio, la consigliera e residente Sara Todaro e Francesco Montolione

Cesano Boscone (Milano), 4 febbraio 2025 – Sono due i problemi sollevati da cittadini e Comune dopo i lavori al quartiere Tessera. Si tratta degli interventi legati al 110, da parte di Aler, proprietaria dell’area: un investimento di 30 milioni di euro per rinnovare i 16 edifici residenziali del quartiere che conta oltre 2mila 700 abitanti in 960 alloggi. “Hanno lasciato nei cortili attrezzature abbandonate, un bagno chimico addirittura”, racconta un abitante, Francesco Montolione, riferendosi al primo problema che i residenti vivono in quartiere dopo i lavori del 110. Al suo fianco, c’è la consigliera civica di opposizione Sara Todaro che si fa portavoce delle esigenze del quartiere da anni.

Gli inquilini dei palazzi chiedono al più presto un intervento risolutivo
Gli inquilini dei palazzi chiedono al più presto un intervento risolutivo

La consigliera Todaro

“Ho inviato diverse comunicazioni per intervenire su questa situazione di degrado e pericolosità: arnesi e attrezzature sono ancora qui – ricorda Todaro –. Mi è stato risposto che Aler avrebbe applicato le penali all’operatore, ma i materiali e i mezzi sono ancora presenti, a intralciare i cortili. Abbiamo segnalato anche al Comune: l’assessora Maria Pulice ci ha risposto che l’area è privata e non si può intervenire”. Il Comune sostiene di aver sollecitato Aler più volte e che continuerà a inviare segnalazioni affinché l’operatore possa sgomberare finalmente l’area. 

“C’è anche un problema di sicurezza – aggiunge Montolione –: l’altra sera c’erano ragazzini che giocavano vicino al cavo di corrente e al quadro elettrico abbandonato. Non è collegato, ma comunque è pericoloso”. A queste criticità, si aggiunge il secondo problema al Tessera. I lavori del 110 hanno posizionato il cappotto termico su quello preesistente, ma non basta: tanti residenti lamentano temperature troppo basse in casa, in particolare anziani e fragili.

Catia Giglio nel cortile di un caseggiato trasformato in discarica a cielo aperto
Catia Giglio nel cortile di un caseggiato trasformato in discarica a cielo aperto

La risposta del sindaco Pozza

Aler replica di aver effettuato le rilevazioni, riscontrando temperature accettabili (tra i 19 e i 23 gradi) ma secondo il sindaco Marco Pozza i dati “sono relativi solo ad alcuni appartamenti. Devono essere eseguite analisi termografiche, anche per verificare l’efficacia degli interventi. C’è poi la questione serramenti che, se non sostituiti, rischiano di vanificare i lavori”. L’intervento, infatti, ha previsto la posa del cappotto, senza la sostituzione dei serramenti. Sul tema, in accordo con il sindaco e con il Comitato Tessera 2001, il consigliere regionale Simone Negri ha presentato un’interrogazione “ancora senza risposta – conclude –. Gli inquilini non possono farsi carico dei costi per nuovi serramenti”.