STEFANO ZANETTE
STEFANO ZANETTE
Cronaca

Chignolo Po, Franco Pettineo è rimasto in casa per tutta la notte col cadavere di Sabrina Baldini Paleni. “Lei ha lottato per difendersi”

Femminicidio nel Pavese, la 56enne strangolata tra le 20 e le 21 di giovedì: uccisa a mani nude al culmine di una violenta lite. Il delitto, la fuga in auto, la confessione: la ricostruzione dell’omicidio

Sabrina Paleni uccisa dal compagno nella casa dove vivevano a Chignolo Po, nel Pavese

Sabrina Paleni uccisa dal compagno nella casa dove vivevano a Chignolo Po, nel Pavese

Chignolo Po (Pavia) - È rimasto tutta la notte in casa con il cadavere della compagna uccisa sul pavimento del corridoio. Franco Pettineo, 52enne reo confesso dell'omicidio della 56enne Sabrina Baldini Paleni, sarebbe uscito dalla loro villetta in via Mariotto alla frazione Lambrinia di Chignolo Po verso le 9 di ieri, venerdì 15 marzo.

Il medico legale, nel primo sopralluogo, ha indicato il probabile orario della morte nella serata precedente, tra le 20 e le 21 di giovedì. 

Donna strangolata nel Pavese, il compagno ha confessato
Chignolo Po, il luogo dell'omicidio di Sabrina Baldini Paleni

L’allarme

Proprio poco dopo che la vittima aveva parlato al telefono e si era scambiate messaggi con la figlia, avuta nel precedente matrimonio con il fratello di Franco Pettineo. La ragazza, 28enne, non riuscendo a contattare la madre al mattino è andata a Lambrinia e ha lanciato l'allarme al 112 sentendo odore di gas.

In realtà la piccola perdita nelle tubature esterne all'abitazione trovata dai vigili del fuoco non avrebbe alcuna attinenza col delitto. Sul corpo della vittima, oltre agli evidenti segni di stangolamento, anche ferite da difesa alla braccia e altre contusioni pure sul volto: la donna si è difesa, ha lottato, lasciando segni della colluttazione anche sull'aggressore.

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La fuga

Erano quasi le 11 quando i carabinieri sia della Stazione di Chignolo Po, della Compagnia di Stradella, che del Nucleo investigativo del Reparto operativo del Comando provinciale di Pavia hanno iniziato a cercare l'uomo, ritenuto in fuga sulla sua Dacia nera. Non aveva portato con sé il cellulare.

Sono stati trovati riscontri del transito dell'automobile del ricercato che risalivano però alle 9.30 circa, tra le province di Lodi e Milano. Poi l'auto è "sparita dai radar” per alcune ore, tanto da far temere che il presunto responsabile dell'omicidio potesse aver deciso di togliersi la vita in qualche punto impervio della campagne.

La confessione 

Invece verso le 15 è stato registrato un transito dell'auto a Dovera, in provincia di Cremona, e l'uomo è stato rintracciato e portato alla caserma dei carabinieri di Pandino, dov'è stato interrogato e ha confessato ai pm Andrea Figoni e Valeria Biscottini, rispettivamente delle Procure di Cremona e Pavia.

La lite

Ha ammesso la lite, nata da dissidi famigliari che pare si fossero intensificati negli ultimi tempi. L'accesa discussione della coppia è degenerata in spintoni e poi nella violenta colluttazione terminata con lo strangolamento, pare a mani nude, della vittima. Trasferito nel carcere di Cremona, Franco Pettineo sarà interrogato lunedì dal Gip per la convalida del fermo. La ricostruzione dei fatti dovrà essere confermata anche dall'esito dell'autopsia disposta sul corpo della vittima.