
VIGEVANO (Pavia) Probabilmente sarà solo una tregua e il timido sole che ieri è comparso in Lomellina cederà ancora il...
VIGEVANO (Pavia)
Probabilmente sarà solo una tregua e il timido sole che ieri è comparso in Lomellina cederà ancora il posto alla pioggia. Per questo da giovedì pomeriggio il vicesindaco di Vigevano Marzia Segù, che da novembre regge l’Amministrazione comunale, ha disposto l’attivazione del Centro operativo municipale nella sede della Protezione civile di via Martiri delle Foibe fino al termine dell’allerta meteo diramata dalla Regione.
Già da giovedì sera è stata interdetta la circolazione lungo la strada di accesso a via Edision, in zona Taraplino, dove il Ticino è tracimato. Uno dei punti dove, con la piena, il fiume esce sempre dal letto. Stessa sorte per la Lanca dell’Ayala, dove una darsena ospita 200 imbarcazioni. Si tratta delle zone più a rischio da sempre e comunque il volume del Ticino è cresciuto in maniera esponenziale nell’arco di poche ore.
Il fatto che il maltempo abbia allentato la morsa ha avuto come effetto di vedere ridotto, seppur in modo non ancora significativo, il volume delle acque del fiume Sesia nella zona di Candia, dove il ponte che collega il centro lomellino alla frazione Terranova di Casale Monferrato (Alessandria) è tornato percorribile solo dalla mattinata di ieri. L’ondata di piena era prevista per il pomeriggio di giovedì e il sindaco Antonio Brianta aveva già dato il via libera al piano di evacuazione dei residenti nelle zone a maggior rischio, sinora non attuato. Traffico bloccato da Rosasco a Palestro e lungo la Statale 596 che collega Candia a Casale Monferrato.
A Bereguardo resta chiuso, a scopo precauzionale, il Ponte di barche anche per via della precarietà della struttura. Secondo le previsioni quella di ieri sembra più una tregua che una cessazione del maltempo. Per oggi e soprattutto domani è previsto un nuovo peggioramento con rovesci diffusi nella zona centro-occidentale della Lombardia, per cui l’allerta non è stata revocata.
Umberto Zanichelli