
"Speriamo sia solo per l’emergenza Covid e poi tutto rientri nella normalità". Così l’opinione diffusa fra la gente appresa la notizia dello stop alle attività nel reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Stradella. La motivazione ufficiale riguarda la critica situazione del personale sanitario causa pandemia, quella sostanziale, però, sarebbe anche di più "vecchia data": pochi medici rispetto al fabbisogno.
In Traumatologia a Stradella (17 letti) ne erano rimasti in servizio solo tre, ora trasferiti a Voghera. Non si sa per quanto tempo, ma c’è un dato di fatto che non lascia spazio all’ottimismo: proprio tre sarebbero i medici pensionati o in via di pensionamento nel reparto vogherese. Insomma il rischio che la situazione all’ospedale di Stradella possa normalizzarsi non prima di qualche mese, c’è ed è temuta. La segretaria provinciale della Fp Cgil, Patrizia Sturini già a novembre scorso aveva stigmatizzato la pesante situazione al Pronto soccorso di Stradella: "fino a fine gennaio ci sono in appoggio due medici. Ma poi?" si chiede la sindacalista. La questione ospedale di Stradella, quindi, si appresta ad entrare nuovamente nelle discussioni dei consigli comunali di Broni e di Stradella, ma non solo. I disagi per la chiusura del reparto di Traumatologia ed Ortopedia sono, in parte, mitigati dal fatto che almeno le prestazioni ambulatoriali sono garantire, dalle 8 alle 16, da lunedi al venerdi. Per le urgenze, però, il riferimento diventa Voghera, a 30 chilometri di distanza e che, in alcune fasce orarie, possono significare anche ben oltre mezz’ora in più rispetto a Stradella. Pierangela Ravizza