MANUELA MARZIANI
Cronaca

Clima nemico della salute. Formazione, ateneo capofila

Una rete di 25 università di tutta l’Europa punta a creare 10mila medici. Dovranno saper affrontare le sfide create da smog e temperature estreme.

Una rete di 25 università di tutta l’Europa punta a creare 10mila medici. Dovranno saper affrontare le sfide create da smog e temperature estreme.

Una rete di 25 università di tutta l’Europa punta a creare 10mila medici. Dovranno saper affrontare le sfide create da smog e temperature estreme.

Un aumento delle malattie infettive e non trasmissibili, con milioni di persone colpite dall’inquinamento atmosferico e da temperature estreme. Ma anche il cancro, le malattie cardiovascolari, le malattie respiratorie e le condizioni di salute mentale. Secondo l’Oms, il 99% delle persone respira aria inquinata e ogni anno muoiono in 7 milioni a causa dell’inquinamento mentre in assenza di un intervento urgente i decessi legati al calore potrebbero triplicare da qui al 2050. Di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute il mondo accademico risponde con una rete per dotare oltre 10mila studenti di medicina delle competenze necessarie per affrontarli.

Venticinque università europee, con Pavia referente per l’Italia, lanciano una Rete per rispondere all’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute delle persone e fornire un’assistenza sanitaria più sostenibile. L’obiettivo è offrire nei programmi di laurea le migliori competenze per affrontare le minacce attuali e future legate al clima. La Rete sarà presieduta dall’Università di Glasgow e diventerà un polo regionale del Global Consortium on Climate and Health Education della Columbia University Mailman School of Public Health che metterà a disposizione della Rete competenze e consulenza oltre a promuovere la collaborazione transatlantica sulla formazione in tema di clima e salute.

La Rete sarà inoltre sostenuta da primarie organizzazioni sanitarie tra cui AstraZeneca, Bupa, Gsk, Novartis, Novo Nordisk, Roche, Sanofi e l’Oms che partecipano alla Sustainable Markets Initiative Health Systems Task Force, collaborazione pubblico-privata tra capi d’azienda e leader di imprese farmaceutiche e sanitarie globali, impegnati ad accelerare la decarbonizzazione dei sistemi sanitari. "Come membro della task force Sustainable Markets Initiative Health System – spiega il rettore Francesco Svelto (nella foto) – sono molto lieto che le principali scuole di medicina europee stiano collaborando coi leader della sanità globale per le sfide del clima e della salute che ci troviamo ad affrontare e che sono interconnesse tra loro. Lavorando insieme oltre i confini nazionali possiamo contribuire a creare soluzioni per migliorare la salute delle persone e del pianeta".