Il nuovo ponte sul Ticino è ufficialmente terminato. Con i test, diretti dal professor Michele Mele, avviati lunedì e conclusi ieri si è completato con esito positivo il collaudo. Sedici camion, ciascuno dei quali caricato con 45 tonnellate di materiale, sono stati posizionati tra le campate e le grandi luci degli archi della struttura martedì, mentre ieri mattina è stata effettuata una ulteriore configurazione del carico sia a monte che a valle degli archi. Di fatto si mette la parola fine ad una attesa lunga molti decenni: il viadotto infatti rappresenta una parte importante, anche se non l’unica, della nuova viabilità che dovrà migliorare in modo sostanziale i collegamenti tra Lomellina e Milanese.
"Si è completata un’opera importantissima per Vigevano e per tutto il suo territorio – ha commentato il presidente della Provincia, Giovanni Palli –. Ora è prevista una accelerazione per i lavori per la viabilità di collegamento". Un iter che dovrebbe seguire un ritmo serrato: entro aprile è prevista la pubblicazione del bando in modo da completare tutti gli adempimenti di carattere burocratico in tempo utile perché il cantiere possa essere avviato a settembre, subito dopo le vacanze. Una tempistica che ricalca quella per la realizzazione della tratta C della superstrada Milano-Malpensa che darebbe ulteriore importanza alla disponibilità del nuovo viadotto. Umberto Zanichelli