
Il centro commerciale “Il Ducale“ finito nel mirino della banda che è entrata in azione con il favore delle tenebre
VIGEVANO (Pavia)Stessa modalità, obiettivi diversificati. Sono tornati in azione i ladri che si calano dal tetto dei centri commerciali, al terzo colpo simile nell’arco di sei settimane. L’ultimo è stato messo a segno nella notte tra domenica e lunedì, senza una richiesta di intervento immediato alle forze dell’ordine ma con la denuncia presentata il giorno successivo alla caserma dei carabinieri di Vigevano. Un colpo duplice, che ha interessato due negozi all’interno del centro commerciale “Il Ducale“ di viale Industria a Vigevano. I malviventi sarebbero saliti sul tetto e da lì, dopo aver rotto un lucernario, si sarebbero calati negli spazi comuni della galleria commerciale. Con arnesi da scasso si sono quindi introdotti in due negozi, catene di noti brand, uno di abbigliamento per bambini e uno di scarpe e accessori. Da entrambi gli esercizi commerciali hanno portato via sia i soldi in cassa che merce in vendita, per un valore dei bottini che deve ancora essere quantificato all’esito dell’inventario.
Di fatto lo stesso copione di un identico furto compiuto nel medesimo centro commerciale un mese e mezzo prima, nella notte tra domenica 9 e lunedì 10 febbraio. Anche in quell’occasione i ladri si erano calati da un lucernario sul tetto e in quel caso erano stati ben tre i negozi derubati, uno di intimo, un centro benessere e un bar. Non era però stata portata via merce, ma sempre i soldi in contanti tenuti nelle casse, per un importo quantificato in circa 18mila euro, particolarmente ingente per la circostanza della chiusura domenicale del centro commerciale alle 22.30 e dell’affluenza sempre maggiore nei weekend. Non a caso anche l’ultimo colpo è avvenuto nella stessa notte della settimana, tra domenica e lunedì. Come pure, giusto un mese dopo, tra domenica 9 e lunedì 10 marzo, sempre calandosi da un lucernario i ladri avevano colpito il supermercato Gulliver di Broni, svaligiando la cassaforte con circa 2mila euro.
Stefano Zanette