MANUELA MARZIANI
Cronaca

Comune e Asm separati in casa: "Un grave sgarbo istituzionale"

In Consiglio municipale il sindaco Fabrizio Fracassi non ha escluso di chiedere l’azzeramento dei vertici. Il motivo, la mancata partecipazione alla Commissione di garanzia proprio in tema di cattivi rapporti.

Se non siamo al divorzio, è una separazione in casa quella tra Comune e Asm. Una separazione che potrebbe avere un epilogo perché l’altra sera in Consiglio comunale il sindaco Fabrizio Fracassi non ha escluso di essere pronto a chiedere, a norma di statuto, l’azzeramento dei vertici di via Donegani.

Lo ha fatto riepilogando in apertura di seduta gli ultimi mesi difficili con Asm, culminati in quello che ha definito "un grave sgarbo istituzionale", ovvero la mancata partecipazione dei vertici dell’ex municipalizzata alla Commissione di garanzia convocata per discutere proprio dei difficili rapporti tra la Spa e il Comune. Ma dietro a questa "mancanza di rispetto che richiede un cambio di rotta" c’è pure un problema politico.

La minoranza infatti ieri ha presentato una mozione che impegnava il sindaco a chiedere l’azzeramento dei vertici di Asm. Fracassi ha risposto che non era quella la sede opportuna per discuterne, però ai voti il documento è stato approvato con 12 pareri favorevoli contro 11 oltre a 2 non votanti e 4 astenuti, tutti della maggioranza.

"Tutta la Lega sta con Fabrizio Fracassi – ha comunicato il responsabile Enti locali della Lega Lombarda Salvini Premier, Matteo Bianchi – ed esprime pieno sostegno all’attività amministrativa che sta portando avanti a Pavia, dove vogliamo continuare il percorso amministrativo avviato nel 2019 e che intendiamo proseguire anche nella prossima legislatura". I problemi con Asm, Matteo Rona passato dalla Lega a Forza Italia quindi non sposta l’ago della bilancia.

La questione sarà affrontata giovedì nella seduta del Comitato di controllo analogo, ma prima ci saranno diverse discussioni politiche perché molti consiglieri sono contro il modo di agire di Asm. Che non piace a Niccolò Fraschini (Pavia Prima): "L’attuale Cda si muove come un partito politico e alcuni dei suoi membri hanno ambizioni elettorali personali che vanno a scapito degli interessi dell’azienda. Il sindaco attivi subito l’assemblea dei soci per revocare il Cda". E a questo punto anche altri si stanno unendo.

Secondo l’opposizione invece l’azienda partecipata dal Comune per quasi il 96% che dà lavoro a moltissime famiglie "ha dimostrato di operare in contrasto con le previsioni statutarie". Quando l’assessore Massimiliano Koch ha preso la parola per illustrare la variante al Pgt, è mancato il numero legale. Se ne riparlerà lunedì in seconda convocazione.