MANUELA MARZIANI
Cronaca

Il Comune di Pavia revoca i taser agli agenti di polizia ma loro non ci stanno: “Se ci togliete il taser siamo pronti a lasciare”

Venti poliziotti della locale (su 70) minacciano di abbandonare il Comando. I sindacati chiedono strumenti per poter lavorare in sicurezza

Nell'assemblea di mercoledì è stata votata la risposta più forte da dare alla Giunta nel caso ponga fine all’uso della pistola elettrica

Nell'assemblea di mercoledì è stata votata la risposta più forte da dare alla Giunta nel caso ponga fine all’uso della pistola elettrica

Pavia, 26 luglio 2024 – Blocco degli straordinari e nulla osta per presentare domanda di mobilità. Venti agenti di Polizia locale sui 70 in servizio sono pronti a lasciare il Comando di viale Resistenza e a rinunciare a una voce dello stipendio. La decisione è stata presa ieri durante l’assemblea sindacale per discutere quali forme di protesta adottare contro la sospensione della sperimentazione del taser. Nel corso dell’incontro hanno votato all’unanimità la risposta più forte da dare all’Amministrazione comunale. E lo hanno fatto solo in venti perché fino a mezz’ora prima dell’inizio sembrava che l’incontro non si potesse tenere perché non previsto nell’organizzazione dei turni di lavoro.

“La Giunta intende attivare un punto d’ascolto alla stazione che non è prerogativa della Polizia locale – è stato detto in assemblea – Pensa ad alcune frange di persone che frequentano la stazione, ma che cosa fa per tutelare i suoi lavoratori?”. La sperimentazione del taser, che a breve sarebbe arrivata alla fine, secondo Uil e Cisl dovrebbe concludersi. “La norma consente alle amministrazioni di revocare l’utilizzo del taser – ha aggiunto Giovanni Latiano della Uil – ma Pavia che è stata la prima in Lombardia a sperimentare il taser e la prima a sospenderne l’impiego, ha tutti gli occhi addosso”. Del caso Pavia si parlerà a breve anche a Roma, dove le organizzazioni sindacali stanno chiedendo l’introduzione di uno strumento che possa consentire alla Polizia locale di lavorare in sicurezza.

Il boom di iscritti al sindacato 

“Dobbiamo chiedere strumenti per lavorare in sicurezza – ha aggiunto Latiano – Sarebbe opportuno riprendere la sperimentazione, concluderla e poi ragionare sulla base dei dati raccolti”. Il sindaco Michele Lissia, invece, ritiene che il disagio sociale si debba sconfiggere con la prevenzione e con il controllo del territorio e vorrebbe assumere altri agenti. Ne serviranno parecchi, se davvero in venti chiederanno di essere trasferiti.

“Non vogliamo creare disagi ai cittadini – ha concluso il sindacalista Uil – anche se sappiamo che con le iniziative che nei prossimi mesi si attueranno a Pavia il blocco degli straordinari creerà un disagio. Gli agenti però sono in apprensione e lo dimostrano i numeri: da quando è stato sospeso l’uso del taser, abbiamo un boom di iscritti al sindacato. In sei hanno aderito solo ieri”.