UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Omicidio suicidio a Confienza. Le coltellate alla moglie Chiara Crivellini, poi Anselmo Zanellato si spara col fucile del nonno

È questa la ricostruzione che spiegherebbe il ritrovamento dei corpi dei coniugi che vivevano nel paesino al confine con il Piemonte. Restano da capire i motivi: l’ombra della depressione sul delitto

I rilievi nel pollaio, dove si è tolto la vita Anselmo Zanellato

I rilievi nel pollaio, dove si è tolto la vita Anselmo Zanellato

Confienza (Pavia), 8 aprile 2025 – Lei era in casa riversa a terra, sul pavimento della cucina. Lui nel pollaio dietro caso. Lei uccisa a coltellate dal marito che poi si è suicidato sparandosi con un vecchio fucile da caccia del nonno, che aveva conservato come ricordo ma non avrebbe mai denunciato, come spesso accade nei paesi di campagna. Ci sarebbe l’ombra della depressione sull’omicidio-suicidio avvenuto a Confienza, poco più di 1.500 abitanti al limitare nord-occidentale estremo della Lomellina a ridosso del Sesia che segna il confine con il vicino Piemonte.

L’ombra della depressione

Omicidio suicidio coniugi Zanellato e Crivellin via Castellazzo Confienza
I rilievi nella villetta di Confienza

Anselmo Zanellato, 68 anni, origine venete, era muratore. La moglie, Chiara Crivellini, 66 anni, era casalinga. La coppia ha un figlio che vive altrove. Una vita tranquilla, in una bella casa di vicolo Castellazzo, che probabilmente si è costruito con le sue mani, lascia intendere che non ci siano ragioni economiche alla base di quanto accaduto. Qualcuno racconta di una malattia degenerativa che aveva colpo la donna e che potrebbe essere stata la causa di una depressione arrivata all’estremo. Ma si tratta soltanto di una delle ipotesi che i carabinieri della Compagnia di Vigevano, che ieri pomeriggio sono intervenuti nel piccolo centro lomellino, stanno scandagliando.

La prima ricostruzione

Da una prima ricostruzione dell’accaduto, che continuerà nelle prossime ore ma che in qualche modo sembra poter essere aderente a quanto avvenuto, Anselmo Zanellato avrebbe colpito la moglie con un coltello, forse durante una discussione, forse preso dalla stessa cucina dove si è consumato l’omicidio. Poi, comprensibilmente sconvolto, avrebbe raggiunto il box sul retro, adibito a pollaio, e lì si sarebbe tolto la vita utilizzando un vecchio fucile da caccia, ricordo del nonno, che probabilmente non aveva mai utilizzato prima, L’arma sarebbe stata trovata legata ad una corda come se l’uomo l’avesse azionata a distanza, ma anche questa al momento è una supposizione. Il fatto sarebbe avvenuto a cavallo del fine settimana: da tre giorni marito e moglie non si vedevano in paese e i familiari non erano riusciti a contattarli. Così la nuora, che ha le chiavi per accedere alla casa, è andata a vedere cosa fosse accaduto e ha scoperto la tragedia.