UMBERTO ZANICHELLI
Cronaca

Tomba profanata al cimitero: il movente del gesto resta un giallo

Confienza, non sono stati rubati i gioielli della defunta

Il cimitero  di Confienza(Sacchiero)

Il cimitero di Confienza(Sacchiero)

Confienza (Pavia), 13 dicembre 2016 - Un furto misterioso. Quello perpetrato nei giorni scorsi al cimitero di Confienza resta un episodio ancora tutto da chiarire. Se in un primo momento infatti c’erano stati pochi dubbi sul fatto che la bara di una donna di 71 anni, inumata a metà ottobre, fosse stata dissotterrata con l’intento di sottrarle i gioielli che, si diceva in paese, lei stessa aveva chiesto che le fossero posti addosso, ora le certezze stanno venendo meno. Secondo i congiunti, che vivono nel vicino Piemonte infatti, la salma sarebbe stata sepolta solo con la fede e alcuni anelli che sono regolarmente al loro posto. Non ci sarebbe invece una collana, della quale i congiunti non avrebbero ricordo ma che sarebbe stata invece segnalata da uno degli addetti alle pompe funebri. Ed è ancora da capire se la bara sia stata veramente manomessa o i danni riportati sarebbero da far risalire al momento dell’inumazione o a quello successivo che riesumazione. In tutti i casi l’episodio avvenuto qualche giorno fa getta una luce sinistra sul cimitero del piccolo centro lomellino. 

Ad accorgersi che qualcosa era fuori posto erano stati gli addetti ai servizi cimiteriali del Comune, che avevano notato della terra smossa di recente proprio in corrispondenza della bara dell’anziana defunta. E che comunque quella bara sia stata mossa lo attesterebbe anche il fatto che la bara sia stata ricollocata nel terreno ad una profondità diversa da quella originaria. Ma allora per qualche ragione è stata riesumata? Un interrogativo al quale dovranno dare risposta le indagini dei carabinieri che sono stati allertati dal sindaco Michele Zanotti Fragonara. Un compito che non risulta particolarmente agevole anche in considerazione del fatto che l’area cimiteriale di Confienza è sprovvista di una sistema di videosorveglianza che avrebbe potuto fornire agli investigatori elementi utili per risalire agli autori della profanazione, un episodio che ha suscitato un profondo stupore nei residenti del piccolo centro lomellino che mai in passato sono stati chiamati a confrontarsi con problemi di questo genere.