Trentatré cacciatori controllati, una denuncia a piede libero per l’utilizzo di un richiamo elettrico, con amplificatore del suono e sanzioni amministrative per mancata registrazione del capo abbattuto, mancata registrazione dei richiami vivi e trasporto di arma carica su natante. È il bilancio dell’operazione “Po 2025“ che domenica, nonostante piogge intense e temporali, ha visto impegnati 37 uomini tra agenti della polizia provinciale, guardie volontarie e carabinieri forestali.
"Gli accertamenti hanno interessato i territori delle province di Lodi, Cremona, Pavia, Piacenza e Parma – spiega il comandante della Polizia provinciale di Lodi Massimiliano Castellone –. I partecipanti si sono avvalsi di 13 veicoli e 2 imbarcazioni. L’operazione ha rinnovato la positiva esperienza dell’analoga iniziativa promossa nel 2024, con l’intento di ottimizzare le risorse a disposizione ed aumentare in questo modo l’efficacia del controllo del territorio."
"L’integrazione tra gli equipaggi, provenienti da diversi Corpi di polizia provinciale, garantisce una collaborazione importante ai fini di un adeguato presidio dell’ambiente perifluviale, soprattutto nelle aree di confine" aggiunge. P.A.