
Il dottor Giovanni Ferrari responsabile di più reparti all’ospedale di Stradella
Pavia, 6 marzo 2020 - Anche in provincia di Pavia si allunga la triste lista di coloro che non sono riusciti a vincere il Coronavirus. Tra ieri e mercoledì sono stati otto i decessi, tutti di ultra 75enni con patologie pregresse che sono risultate fatali quando hanno contratto il Covid-19. Dopo l’anziano di Suardi ricoverato all’ospedale di Voghera, anche a Pavia si è verificato un decesso. Si tratta di Luciano Alfredo Domenico Alagia, che da domenica era ricoverato nel reparto di Malattie infettive del San Matteo. Cardiopatico e con difficoltà respiratorie, il 75enne residente a Landriano si è aggravato mercoledì, quando è poi spirato. Soltanto con la morte si è scoperto che aveva contratto anche il Covid-19. E non ce l’hanno fatta pure due anziani ricoverati a Stradella come un paziente di Montebello della Battaglia che era stato portato in ospedale a Tortona. Intanto il paziente 1 continua a essere stabile nel reparto di Terapia intensiva del San Matteo.
Per infondere un’iniezione di vitamine e buon umore a tutti gli operatori del Policlinico sottoposti a un tour de force, Pietro Castellese del Cral del San Matteo ieri ha distribuito 500 spremute d’arancia arrivate da Ribera. Superato il Po, invece, a Stradella viene potenziato il reparto di Medicina che dovrà ospitare anche pazienti in arrivo da Lodi. Tra Vigevano, Voghera e Stradella saranno 120 i posti letto destinati a quanti hanno contratto il Covid-19. Complessivamente sono saliti a 151 i contagiati pavesi. E, per fronteggiare l’emergenza, questa mattina in Prefettura sarà attivato il Centro di coordinamento soccorsi di cui faranno parte le forze dell’ordine e i vertici delle Aziende sanitarie. Il compito del Ccs sarà quello di lavorare in stretto contatto con l’Unità di crisi regionale per fornire supporto in caso di necessità.
"Chiediamo la priorità d’interventi straordinari per la provincia di Pavia dove la pulizia degli uffici, già carente per qualità in precedenza, non è migliorata in questa fase emergenziale – hanno chiesto Matteo Zucca e Maurizio Dassù di Slp Cisl a Poste italiane – In tutta la provincia ci segnalano pulizie sommarie fatte a giorni alterni con prodotti non disinfettanti. Le mascherine usa e getta, dove fornite, sono esaurite e chi opera in uffici layout, in sala consulenza o al recapito probabilmente a meno di un metro di distanza dalla clientela, si interroga su quali azioni intenda porre in campo l’azienda a tutela della loro salute. La provincia di Pavia si trova al centro dell’infezione e purtroppo si contano contagi e un ricovero".
Dal rettore dell’Università Francesco Svelto, invece, arriva un po’ di positività: "I primi dati sull’avvio della didattica a distanza come degli esami e delle sessioni di laurea dimostrano grande senso di responsabilità e attaccamento all’istituzione - ha scritto ai colleghi – Non possiamo prevedere quando si ritornerà alla didattica in presenza. La possibilità di creare classi virtuali in cui la partecipazione degli studenti sia praticabile, a distanza ma in diretta, comporterebbe un coinvolgimento importante a beneficio dell’apprendimento. A partire da lunedì avvieremo una sperimentazione di una modalità live e interattiva con un numero relativamente ridotto di insegnamenti, scelti entro un campione significativo di corsi di laurea, contando però di attuare un’ampia estensione, una volta verificata l’affidabilità dello strumento. Quando sarà revocata la sospensione, sarà consentita la scelta tra le due modalità, per un periodo di 1-2 settimane, a discrezione del docente".