Pavia, 4 novembre 2022 - È polemica a Pavia per la decisione della Questura di limitare a non più di 50 persone la presenza dei partecipanti al corteo indetto per domani pomeriggio, sabato 5 novembre, dalla Rete antifascista. Una manifestazione che si pone in contrapposizione a quella organizzata dall'estrema destra per ricordare Emanuele Zilli (un militante del Movimento sociale italiano morto il 5 novembre 1973 in circostanze mai chiarite).
Il centro storico di Pavia domani sarà blindato dalle forze di polizia. La prescrizione del numero, uguale a quella prevista dal "liberticida" decreto anti rave, è stata fatta dalla Questura "immotivatamente ed illegittimamente".
"Che dire di queste prescrizioni? Che rappresentano bene il valore simbolico che per la Meloni ha il suo decreto-legge, esprimendo appieno il tratto repressivo del suo governo, che assegna agli organi di polizia un potere discrezionale ampio e non giustificabile in uno stato di diritto - spiega in una nota della Rete antifascista di Pavia -. Pertanto, nella consapevolezza di essere nel giusto e nel lecito, invitiamo ogni antifascista a esercitare domani il diritto costituzionale a partecipare al nostro corteo, anche per contestare con i fatti gli strumenti repressivi del dissenso di cui questo governo e le autorità si stanno dotando".