di Umberto Zanichelli
Una rotonda lungo la Provinciale 183 a Gambolò. La convenzione è stata approvata dal Consiglio provinciale, che ha dato il via libera all’iter. Proprio in quella zona l’Amministrazione comunale del centro lomellino intende realizzare la nuova isola ecologica e, cosa ancora più importante, è proprio lungo quel tratto di via Lomellina che è posizionato l’autovelox che da febbraio ha elevato decine di migliaia di sanzioni per il superamento dei 50 chilometri orari. La realizzazione della rotatoria spezzerà la continuità del rettilineo e di fatto renderà inutile l’apparecchiatura, che sarà rimossa. La nuova rotatoria, che costerà 420mila euro, sarà realizzata a spese della Provincia con la progettazione a carico del Comune.
"L’approvazione del progetto è strategica anche per la realizzazione della nostra nuova isola ecologica – commenta il sindaco Antonio Costantino – cui i cittadini, anche a piedi o in bicicletta, potranno accedere in assoluta sicurezza grazie ad attraversamenti dedicati". L’isola ecologica rappresenta uno dei punti centrali del programma dell’attuale Amministrazione e la sua realizzazione consentirà di ampliare la tipologia di materiali conferiti, compresi scarti edilizi e olii esausti. La rotatoria verrà posizionata a circa un centinaio di metri dal punto dove oggi si trova l’autovelox al centro delle contestazione e di numerosi ricorsi.
"La presenza della rotatoria – conferma Costantino – costringerà gli automobilisti a rallentare e l’autovelox non sarà più necessario. In più riusciremo a mettere in sicurezza quattro strade contemporaneamente". Sulla questione autovelox il primo cittadino gambolese ribadisce ancora una volta che la decisione di abbassare il limite a 50 chilometri orari è stata dettata solo "dal fatto che la Prefettura aveva classificato quel tratto di strada ad alta pericolosità per i troppi incidenti che si sono verificati nel tempo e noi ci siamo adeguati".
E infatti con l’arrivo dell’autovelox non si sono più registrato incidenti stradali con feriti. "Questo era il nostro obiettivo – conclude Costantino – Mi dispiace solo che il caso sia stato strumentalizzato per ragioni politiche. Non abbiamo pensato di fare cassa quanto piuttosto di garantire la sicurezza degli utenti della strada".