MANUELA MARZIANI
Cronaca

Intonaco crollato al Cossa: presto i lavori

Pavia, servirebbe una nuova scuola, ma la Provincia non ha più i fondi

Calcinacci a terra (immagine di repertorio)

Pavia, 8 aprile 2017 - Dopo la paura di ieri, quando solo la prontezza di un docente ha evitato che qualche ragazzo rimanesse ferito a causa del crollo di un frammento d'intonaco caduto sui banchi di una classe IV dell'istituto professionale Cossa, i ragazzi temono possa accadere ancora. "Ci sono crepe nel soffitto - dicono gli studenti - che sono state coperte solo con una mano di vernice. Ma non basta, il soffitto deve essere rifatto".

Venerdì da viale Necchi è subito partita una lettera con la quale si informa la Provincia di quanto accaduto. "Interverremo - garantisce il presidente della Provincia, Vittorio Poma -. I ragazzi hanno ragione a chiedere una nuova scuola, ma non abbiamo le risorse. Con la legge Delrio ci sono rimaste le competenze e ci sono stati tolti i fondi per la manutenzione ordinaria. Il risultato è che le strade sono in pessime condizioni e le scuole hanno bisogno d'interventi". Nel caso dell'istituto di via Necchi, dall'inizio dell'anno scolastico ci sono stati altri tre cedimenti di intonaco a causa delle infiltrazioni provocate da un impianto di riscaldamento ormai vecchio. Per consentire ai 1600 allievi di frequentare i corsi che non potevano essere tenuti in viale Necchi per mancanza di aule, la Provincia ha dovuto prendere in affitto un altro immobile in viale Montegrappa e pagare una navetta che portasse i ragazzi da una scuola all'altra quando devono frequentare i laboratori.

"La Provincia spende oltre mezzo milione di euro l'anno per pagare l'affitto di strutture inadeguate ad ospitare delle scuole e con i trasferimenti sottraiamo tempo alla didattica - commenta Edoardo Roncon, presidente della Consulta provinciale degli studenti di Pavia e rappresentante d'istituto al Cossa -. Con i soldi spesi in 10 anni si sarebbero potute costruire due edifici per ospitare l'istituto professionale con indirizzo alberghiero e il liceo artistico Volta". Un paradosso che gli studenti intendono far arrivare al ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli. "Abbiamo fatto richiesta dei fondi - ricorda Poma -, ma non ci contiamo troppo. Verrà stilata una classifica in base alle priorità e ci sentiremo rispondere che il progetto è stato ammesso, però non potrà essere finanziato".