MANUELA MARZIANI
Cronaca

Pavia, crolla un pezzo della facciata del palazzo San Tommaso

Dopo la basilica di San Michele, un altro distacco che avrebbe potuto avere conseguenze serie

I pezzi del cornicione caduti

Pavia, 19 luglio 2018 - Dopo San Michele anche il palazzo di San Tommaso. Come accaduto qualche giorno fa, quando dei calcinacci si sono staccati dalla basilica dei re e sono caduti in strada, ieri mattina una porzione d’intonaco della facciata dell’ex convento è precipitata sull’acciottolato di via Siro Comi. Fortunatamente nel momento del crollo nessuno era andato a depositare la bicicletta in una delle rastrelliere che si trovano accanto all’ingresso dell’edificio e, di conseguenza, non ci sono stati feriti. L’area è stata comunque subito messa in sicurezza, transennata e appena possibile l’Università, che è proprietaria dell’edificio dove si trova il dipartimento di Studi umanistici, interverrà.

"L’intervento era già stato inserito nel piano triennale delle opere – ha detto Marco Morandotti, prorettore all’edilizia –. Con 3 milioni e mezzo di euro si riqualificheranno gli ex edifici miliari che sono le torrette e la facciata. Ora accelereremo i lavori". Ma prima di poter partire, si dovrà sempre attendere che la Soprintendenza dia il via libera, perché l’edificio è sottoposto a vincolo. "Ieri mattina – ha aggiunto Morandotti – con l’ausilio di un cestello abbiamo effettuato un controllo, volevamo accertare se si fosse staccato un elemento strutturale o una porzione d’intonaco. Abbiamo così scoperto che il frammento poi caduto, a un primo esame visivo, non era particolarmente ammalorato. Eppure si è staccato ed è caduto al suolo". Per evitare che qualcuno potesse farsi male, è stato messo in sicurezza l’ingresso dell’edificio in modo da scongiurare il rischio di ulteriori crolli e, appena la gru che sta lavorando nel cortile interno sarà smontata, si interverrà.

L’ex convento di San Tommaso, infatti, da tempo è oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria e di ridistribuzione degli spazi interni, che sta procedendo per lotti. Al momento gli operai sono impegnati nella risistemazione della biblioteca e poi avrebbero dovuto concentrarsi sulle torrette quindi sulla facciata. "Quanto accaduto ci farà rivedere un po’ i piani – ha proseguito il professor Morandotti –, cambiando non la progettazione perché era già stato approvato anche un intervento sulla facciata di piazza del Lino, quanto i tempi. Dalla progettazione definitiva stralceremo i lavori a carico della facciata e li effettueremo nel più breve tempo possibile, sempre compatibilmente con tutte le autorizzazioni che devono arrivare dalla Soprintendenza".