NICOLETTA PISANU
Cronaca

Dalla lite per soldi all’omicidio. Otto anni al presunto assassino. Il giudice assolve l’altro imputato

La compravendita di un’auto all’origine del delitto di Claudio Dohla. L’accusa aveva chiesto dieci anni. Il legale: ecceso di legittima difesa.

Fabio Sampietro avvocato difensore dei due imputati romeni processati col rito abbreviato per l’omicidio di Mede

Fabio Sampietro avvocato difensore dei due imputati romeni processati col rito abbreviato per l’omicidio di Mede

Una condanna e un’assoluzione per l’omicidio di Claudio Dohla, trentatreenne cittadino rumeno ucciso il 13 dicembre 2023 a Mede. Il gip di Pavia, Luigi Riganti, ieri mattina ha sentenziato otto anni di reclusione per Flavius Micu, trentanovenne, e ha assolto invece Radu Cosmin Baca, 43 anni, entrambi romeni come la vittima. Erano a processo tutti e due con rito abbreviato. Nella scorsa udienza di dicembre il pm Andrea Zanoncelli aveva chiesto le condanne di entrambi gli imputati, rispettivamente a dieci anni per Micu e a sei anni per Baca.

La difesa degli imputati affidata all’avvocato Fabio Santopietro in sede di processo ha sostenuto la tesi dell’eccesso colposo di legittima difesa, che potrebbe essere oggetto dell’eventuale ricorso in Appello contro la condanna di Micu. Durante il procedimento erano state stralciate le posizioni di altri due indagati, che erano stati coinvolti inizialmente nell’inchiesta ma poi sono risultati estranei ai fatti. Secondo la ricostruzione dell’accaduto, la sera del delitto Dohla con altri due amici aveva incontrato Micu e Baca, i coinvolti si conoscevano bene. Tra di loro durante l’incontro era sorta una lite che sembra essere riconducibile a una questione di denaro, in particolare di mancati pagamenti legati a un’attività di compravendita di auto.

L’incontro sembra fosse volto a un chiarimento proprio su quella faccenda. La discussione però era poi degenerata in una colluttazione, infine Dohla era stato accoltellato alla schiena. Per lui non c’era stato niente da fare. Micu era stato successivamente posto in carcere mentre per Baca erano stati disposti gli arresti domiciliari, a fine dicembre accogliendo la richiesta del difensore il giudice aveva posto ai domiciliari Micu e rimesso in libertà Baca. Ieri il primo grado di giudizio si è concluso.

Nicoletta Pisanu