
Chiara Poggi, Andrea Sempio e Alberto Stasi
Garlasco (Pavia), 20 marzo 2025 - La Procura di Pavia ha "notificato all'indagato e ai suoi difensori richiesta di incidente probatorio rivolto all'Ufficio Gip del Tribunale di Pavia". Rompendo il silenzio durato 10 giorni, da quando si era venuta a sapere la riapertura dell'indagine sull'omicidio di Chiara Poggi con indagato Andrea Sempio, il procuratore Fabio Napoleone ha reso noto oggi, giovedì 20 marzo, con un comunicato stampa, la notifica della richiesta di incidente probatorio.
Il Dna prelevato a Sempio
Tradotto dal gergo giudiziario, gli accertamenti su Dna prelevato al 37enne Sempio giovedì scorso e in particolare le comparazioni per verificare la sua eventuale presenza sulla scena del delitto, avverranno tramite accertamenti irripetibili, dunque con la partecipazione di consulenti che potranno essere nominati dai legali dell'indagato e della parte offesa.
Gli esiti dei test
La Procura spiega e conferma la consulenza depositata dalla difesa di Alberto Stasi – condannato a 16 anni in via definitiva – e il prelievo coattivo di giovedì scorso del Dna dell'indagato Sempio, aggiungendo come premessa alla richiesta dell'incidente probatorio: "Dalle verifiche svolte presso l'Unità di Medicina Legale Scienze Forensi del Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense dell'Università di Pavia è emersa la presenza di campioni biologici e reperti della vittima Chiara Poggi, non oggetto della distruzione dei corpi di reato disposta dalla Corte d'Assise d'Appello di Milano ed effettuata nel 2022, i quali nel corso dei pregressi procedimenti penali sull'omicidio di Chiara Poggi o non sono mai stati sottoposti ad analisi genetica o hanno fornito un esito dubbio o inconclusivo, potendo tuttavia ora essere utilmente sottoposti a indagine genetica alla luce dell'incremento della sensibilità analitica raggiunta dai più recenti kit commerciali di caratterizzazione del profilo genetico del Dna e della più evoluta sperimentazione di laboratorio, non essendo poi, evidentemente mai comparati con il Dna dell'attuale indagato", cioè Andrea Sempio.
L’analisi dei reperti
La necessità dell'incidente probatorio è spiegato dalla Procura anche per l'analisi di altri reperti: "Sono stati acquisiti i para-adesivi delle impronte rinvenute sulla scena del crimine e sugli oggetti analizzati presso i laboratori del Ris di Parma e parimenti può essere ricercato materiale genetico in detti reperti con accertamenti che verosimilmente porterebbero alla distruzione degli stessi".
L’avvocato di Sempio
"Non so a quali campioni biologici e reperti si riferisca la Procura. Nella richiesta di incidente probatorio non vengono indicati. Ci riserviamo di impugnare il provvedimento, se sarà possibile", commenta l'avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio.