REDAZIONE PAVIA

Delitto di Garlasco, Alberto Stasi alle Iene: “Spero che salti fuori la verità, ma non per me. Ho motivazioni più profonde”

Condannato a 16 anni per l’omicidio dell’allora fidanzata Chiara Poggi, oggi rivela: “Tra pochi mesi potrei essere a casa, non mi cambia nulla. Penso a Chiara, alla sua famiglia e alla mia”. Frecciata al nuovo indagato Andrea Sempio: soni garantista, ma non ci si sottrae agli accertamenti

Alberto Stasi

Alberto Stasi

Garlasco (Pavia) – Ora che c'è un nuovo indagato, Andrea Sempio, per l'omicidio di Chiara Poggi, prova “uno tsunami di emozioni” Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l'assassinio della ragazza.

“Mi auguro che si possa arrivare alla verità, alla giustizia, per Chiara soprattutto - dice in un'intervista alle Iene in onda domani, domenica 30 marzo - per la sua famiglia, per tutti quanti. Vivo con fiduciosa attesa, con speranza. Quello che ho in cuore è che salti fuori la verità, che venga alla luce tutto quello che deve emergere, che non è ancora emerso. Nient'altro”. Anche perché, aggiunge, “io tra pochi mesi potrei anche essere definitivamente a casa, quindi non sono questi pochi mesi che per me fanno la differenza: ho motivazioni più profonde, insomma, sarebbe molto più importante per me, per la mia famiglia e per Chiara, trovare la verità".

Condannato in via definitiva per l'omicidio dell'allora fidanzata Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007, quello che sarebbe diventato il celebre ‘delitto di Garlasco’, Stasi tra le altre cose ha detto: “Sono convinto che non si debba mai avere paura della verità e che quindi non ci sia motivo di sottrarsi a nessun tipo di accertamento della verità”. Una frase pronunciata in risposta a una domanda delle Iene su Andrea Sempio, l'amico del fratello di Chiara, il quale è stato ora indagato in concorso per l'assassinio. “Non ci conosciamo, non l'ho mai visto se non adesso, ovviamente, e nel 2017”, ha spiegato nell'intervista che andrà in onda domenica durante la prima puntata di 'Le Iene presentano: Inside’, dedicata appunto al caso di Garlasco.

Approfondisci:

Alberto Stasi e Andrea Sempio, duello a distanza. “Il suo Dna? C’è un motivo. Lui non lo conosco”. “Non avevo una relazione con Chiara, i Poggi credono in me”

Alberto Stasi e Andrea Sempio, duello a distanza. “Il suo Dna? C’è un motivo. Lui non lo conosco”. “Non avevo una relazione con Chiara, i Poggi credono in me”

Sempio “era un amico del fratello e quindi, anche da un punto di vista di età, insomma, totalmente estraneo alla mia cerchia di amicizie e di conoscenze, quindi mai visto, mai sentito” ha detto Stasi, detenuto nel carcere milanese di Bollate, e ammesso al lavoro esterno. “Io sono sempre assolutamente garantista. Sono anche comunque convinto che non si debba mai avere paura della verità e che quindi non ci sia motivo di sottrarsi a nessun tipo di accertamento della verità”, ha osservato facendo riferimento al fatto che Sempio non ha dato il consenso al prelievo del proprio Dna, cosa per cui è stato disposto il prelievo coatto.