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I genitori di Chiara Poggi: “La verità sull’omicidio è già scritta. Ingiusto che Stasi rilasci interviste per dirsi innocente”

Rita e Giuseppe Poggi al Corriere: “Questa narrazione delle cose fa confusione nella testa della gente che non conosce gli atti. Si finisce per far passare come vittima il solo colpevole certo che abbiamo. Non è giusto. A noi ci pensa mai nessuno?”

Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi

Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi

Garlasco (Pavia), 29 marzo 2025 – Lunedì prossimo Chiara Poggi compirebbe 44 anni. La vita della giovane è stata spezzata 18 anni fa, il 13 agosto del 2007. I genitori Giuseppe e Rita Poggi come ogni anno dall’omicidio porteranno un mazzo di rose bianche sulla tomba della figlia, uccisa a 26 anni nella villetta di famiglia a Garlasco (Pavia). Per il delitto è stato condannato in via definitiva l'ex fidanzato Alberto Stasi, e da poco è indagato un amico del fratello della vittima, Andrea Sempio. “La verità sull'omicidio è già scritta. Se vogliono fare accertamenti li facciano ma la verità resta quella della sentenza definitiva contro Alberto Stasi” hanno detto i genitori di Chiara in un'intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera.

Rita e Giuseppe, genitori di Chiara Poggi
Rita e Giuseppe, genitori di Chiara Poggi in una foto di archivio

Su Stasi Giuseppe e Rita Poggi hanno detto di non trovare "né giusto né opportuno" che "se ne esca con le dichiarazioni che abbiamo sentito in questi giorni, che rilasci interviste per dirsi innocente o che parli facendo insinuazioni sul dna di Sempio”. “Vorremmo ricordare al mondo – hanno spiegato i due genitori nell’intervista – che lui è un detenuto condannato in via definitiva, una sentenza che tra l'altro ha provato a ribaltare più volte con revisioni e ricorsi senza riuscirci. Davvero il giudice di sorveglianza gli dà il permesso di parlare a ruota libera?"

"È allucinante rivoltare la verità in questo modo - ha aggiunto Rita Poggi - L'altro giorno sono andata al mercato e ho incontrato persone che mi hanno detto: speriamo nella verità... E io: ma verità cosa? Guardate che sono tutte storie. Eppure questa narrazione delle cose fa confusione nella testa della gente che non conosce gli atti. Si finisce per far passare come vittima il solo colpevole certo che abbiamo. Non è giusto. A noi ci pensa mai nessuno?". "Fanno dei castelli sui dettagli che riguardano Sempio - ha spiegato Giuseppe Poggi - ma qualcuno può fare dei castelli su tutte le prove che riguardano Stasi?".