STEFANO ZANETTE
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Cronaca

Delitto di Garlasco: tempi lunghi per l'incidente probatorio. I risultati? Almeno fra due mesi

Nell'udienza di domani davanti al gip il conferimento dell'incarico al perito e la definizione del quesito sulle analisi genetiche chieste dalla Procura. I difensori di Andrea Sempio pronti a dare battaglia: “Si dovrà specificare quali accertamenti sono ripetibili e quali no”

Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi

Andrea Sempio, Chiara Poggi e Alberto Stasi

Garlasco (Pavia), 8 aprile 2025 – Per gli esiti si dovrà attendere almeno due mesi. Si preannunciano infatti tempi lunghi per gli accertamenti chiesti dalla Procura nell'incidente probatorio disposto dal Gip Daniela Garlaschelli nel procedimento a carico di Andrea Sempio per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco il 13 agosto 2007.

"Gli accertamenti tecnici - scrive il gip nell'ordinanza a proposito dei presupposti per l'ammissione della perizia in incidente probatorio - appaiono rilevanti per la possibile futura decisione dibattimentale e, se disposti nel corso del dibattimento, attesa la particolare complessità della vicenda oggetto del presente procedimento, potrebbero determinare una sospensione superiore a sessanta giorni".

In aula

Nell'udienza fissata per domani, mercoledì 9 aprile, ci sarà il formale conferimento dell'incarico al perito Emiliano Giardina, nominato dal gip, e come previsto per la modalità dell'incidente probatorio, potranno essere nominati consulenti dalle parti interessate al procedimento.

Innanzitutto l'indagato Andrea Sempio, difeso dagli avvocati Angela Taccia e Massimo Lovati, che avevano già annunciato di aver ottenuto la disponibilità di Luciano Garofano, già comandante del Ris di Parma all'epoca dell'omicidio e già consulente per la difesa di Sempio nell'indagine conclusa con l'archiviazione nel 2017; ma anche i famigliari della vittima, la madre e il padre assistiti dall'avvocato Gian Luigi Tizzoni e il fratello dal legale Francesco Campagna, che dovrebbero affidarsi allo storico consulente Marzio Capra, che ha seguito tutto l'iter processuale concluso con la condanna definitiva a 16 anni di Alberto Stasi; e pure il già condannato Stasi, difeso dagli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis, individuato dal gip "persona interessata all'assunzione della prova", che con la consulenza tecnica del genetista Ugo Ricci ha dato l'impulso alla riapertura delle indagini.

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Il quesito

Ma l'udienza di domani sarà importante per la definizione del quesito posto al perito, sulla quale già la difesa di Sempio ha preannunciato che darà battaglia. "Si dovrà specificare - dice l'avvocato Lovati - quali accertamenti sono irripetibili e quali ripetibili: la Procura nella richiesta e il gip nell'ordinanza non lo hanno specificato, ma in udienza chiederemo che venga messo nero su bianco cosa è irripetibile e cosa no".

Nei "presupposti per l'ammissione della perizia con le forme dell'incidente probatorio", scrive infatti il gip nell'ordinanza, "gli accertamenti tecnici" "in parte sono di natura non ripetibile".

La lista

Riportando in 5 punti le "attività" "oggetto della perizia" già indicate nella richiesta della Procura, il gip elenca: "l'analisi tecnica dei profili genetici estrapolati dai margini ungueali" della vittima, "ottenuti dal perito prof. Francesco De Stefano" nel processo di Appello-Bis; "la possibilità di ritenere utilizzabili per un confronto - allo stato attuale della tecnica e della scienza - i profili genetici ottenuti dai margini ungueali" di Chiara Poggi; "l'estrazione del Dna dai 'para-adesivi' delle impronte rinvenute sulla scena del crimine e sugli oggetti analizzati presso i laboratori del Ris di Parma"; "l'estrazione del Dna dai campioni biologici e reperti mai stati sottoposti ad analisi genetica e dai campioni biologici e reperti che hanno invece fornito un esito dubbio o inconclusivo, ancora presenti presso l'Istituto Unità Medicna Legale dell'università di Pavia"; "la comparazione tra i Dna estrapolati come sopra al fine di accertare l'eventuale corrispondenza o compatibilità con il profilo genetico riconducibile all'indagato Andrea Sempio e dei membri di sesso maschile della famiglia Poggi e di altri eventuali soggetti di sesso maschile che frequentavano abitualmente casa Poggi che verranno individuati dal Giudice".

Una mole di analisi per la quale nell'udienza di domani dovranno essere anche stabiliti i tempi, indicativamente non meno di 60 giorni.