MANUELA MARZIANI
Cronaca

La disabile cacciata dall’aula, scuse e la proposta: a tavola con chi l’ha allontanata

Pasto nella sala bidelli, ma Giorgia Orsi non ci sta: "Perché devo sentirmi ghettizzata?" Con lei gli studenti che chiedono di mangiare al chiuso. Il rettore: vicenda strumentalizzata

Pavia, 12 ottobre 2022 -  Dopo la bagarre , sarebbe stata trovata una soluzione per Giorgia Orsi, la studentessa di 26 anni invalida al 100% cacciata dall’aula in cui si era fermata a mangiare. "Da un ufficio dell’Università - ha raccontato la ragazza - hanno telefonato a mio padre, spiegandogli che quando tornerò a lezione potrò comunicare la mia presenza in portineria chiedendo di poter consumare il pranzo in bidelleria. Ma io non me la sento di mangiare a fianco di chi mi ha urlato di uscire, minacciando addirittura di chiamare i carabinieri".

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Secondo Giorgia, quella che le è stata prospettata non è una soluzione. "Mi sentirei ghettizzata se dovessi stare in bidelleria - ha aggiunto -. Dov’è l’inclusione? Non sono l’unica studentessa disabile che frequenta l’Università e non vorrei neppure sentirmi diversa. Preferirei mangiare in aula con i miei compagni. Anche perché tutti abbiamo diritto di consumare il pranzo in un locale al caldo".

Pensando anche agli altri studenti, ieri Giorgia era in presidio sotto il rettorato per chiedere spazi nei quali pranzare. "Fino a quattro anni fa si poteva mangiare in aula - ha sottolineato Simone Agutoli del Coordinamento per il diritto allo studio - adesso non è più possibile. Alcuni dipartimenti lo consentono, altri no". "Alla Bicocca è permesso - ha fatto notare Giorgia Orsi, che prima di iscriversi a Pavia ha frequentato l’ateneo milanese - siamo ragazzi civili, non sporchiamo". Nel pomeriggio è circolata una lettera firmata dal rettore Francesco Svelto nella quale sottolinea che ogni studente portatore di fragilità "deve poter fruire delle condizioni più favorevoli di accesso e permanenza in Ateneo". Quanto poi alla carenza di spazi per il pranzo ha aggiunto che l’individuazione di aule è un problema complesso e che "siamo in dirittura d’arrivo". Infine ha parlato di "strumentalizzazione del caso di una ragazza fragile".

Una frase che è andata di traverso agli studenti: "Non abbiamo strumentalizzato nulla - ha detto il segretario del Coordinamento, Alessandro Miceli -, noi siamo stati solidali con Giorgia e Giorgia con noi. Da tre anni il problema del pranzo in aula non trova una soluzione. Per questo noi lunedì terremo un Consiglio straordinario urgente degli studenti perché è il terzo inverno che passiamo mangiando al freddo e una soluzione doveva essere trovata in aprile, quando si è insediata la commissione che sta lavorando all’interno del senato accademico. È l’ennesima dimostrazione di disonestà intellettuale da parte dell’Università. Sarebbe stato sufficiente ammettere d’aver sbagliato, invece di partire all’attacco".