MANUELA MARZIANI
Cronaca

È arrivato Babbo Natale. Casa San Michele i bambini sorridono

Pavia, pacchi a mamme e piccoli ospiti della struttura d’accoglienza. L’educatrice: "Qui le donne imparano a conquistare l’autonomia".

La distribuzione delle scatole a Casa San Michele La struttura ospita donne anche con minori a carico in situazioni di grave disagio

La distribuzione delle scatole a Casa San Michele La struttura ospita donne anche con minori a carico in situazioni di grave disagio

I volti dei bambini si sono illuminati quando hanno visto Babbo Natale con i suoi aiutanti arrivare a Casa San Michele, la struttura che accoglie donne italiane e straniere di diverse culture, religioni, lingue, anche con minori a carico, che si trovano in situazioni di grave disagio: vittime di tratta, abbandonate, maltrattate o impossibilitate a provvedere alla tutela o al mantenimento dei figli. Poco importava ai più piccoli se sotto il costume ci fossero l’assessore all’ambiente del Comune di Pavia, Lorenzo Goppa e il consigliere di Alleanza verdi e sinistra Luca Testoni, a loro interessava che cosa c’era dentro i sacchi.

"Occasioni come questa – ha detto Goppa, il più giovane assessore della giunta, trasformato nel più famoso vecchio – ci ricordano il motivo per cui impegniamo e quali sono le cause nobili da perseguire. A Casa San Michele abbiamo incontrato diverse culture e bambini che vivono situazioni di difficoltà e disagio. Avere la possibilità di portare loro un sorriso, ci regala la forza per andare avanti".

Agli ospiti della struttura sono state portate le scatole di Natale, iniziativa di solidarietà e sostenibilità nata in Francia e che si è diffusa fino a Pavia dove è stata portata da Ambra Gallo. "Gli oggetti all’interno della scatole non devono essere per forza nuovi - ha spiegato -. A parte il cibo e i prodotti per la cura personale, chiediamo a chiunque di noi che ha tanto di privarsi di qualcosa per chi ha meno". Come accade per i regali che tutti abbiamo sotto l’albero, è opportuno indicare per chi è pensato quel regalo.

"Da noi le mamme non vengono volontariamente – ha sottolineato l’educatrice Giorgia Belomo – le porta qui una decisione del giudice. Durante il loro soggiorno imparano a conquistare l’autonomia e a far crescere i loro bambini da sole". "Dobbiamo sempre ricordarci quanto siamo fortunati - ha concluso Luca Testoni - e rivolgere un pensiero a chi lo è meno. La solidarietà non deve essere limitata a Natale".