Arriveranno un milione e 700 mila euro per avviare le operazioni di bonifica dell’area di 14 mila metri quadrati della ex-Eredi Berté di via Fermi a Mortara, ma non basteranno: ne serviranno, infatti, sei milioni per poter “pulire“ completamente l’area sulla quale, il 6 settembre di sette anni fa, era divampato un furioso incendio che si era protratto per quasi una settimana destando profonda preoccupazione su tutto il territorio della Lomellina per il rischio di emissioni nocive.
Regione Lombardia ha stanziato fondi per avviare il primo lotto dell’intervento di recupero che sarà avviato con lo sgombero e lo smaltimento dei rifiuti che non sono mai stati rimossi. Si tratta di tonnellate e tonnellate di materiale parzialmente distrutto dalle fiamme. Il centro lomellino riceverà le risorse necessarie per avviare il primo dei tre lotti sul quale il recupero della superficie è previsto e che complessivamente richiederà un investimento complessivo di circa 6 milioni di euro. I cumuli dei rifiuti, che sono esposti agli elementi atmosferici e poggiamo su un terreno di cui non si conosce lo stato complessivo dopo il maxi-rogo, sono composti di materiale plastico, gomma, rifiuti liquidi, imballaggi di varia natura ma anche pneumatici, rottami e amianto oltre che alle macerie del capannone che era crollato a seguito dell’incendio. Il sito, che è ancora sotto sequestro, non è mai stato oggetto di interventi di bonifica.
In realtà l’azienda, due anni dopo i fatti, aveva manifestato la propria disponibilità a rimuovere i rifiuti ma nell’estate del 2019 era stata dichiarata fallita. Il titolare, Vincenzo Berté, è stato imputato, in due differenti procedimenti, per i reati di incendio doloso e bancarotta, per i quali è stato condannato in primo grado ad una pena complessiva di 10 anni di reclusione. U.Z.