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Famedio, dopo settantacinque anni riaperte le candidature

Pavia ha aperto le candidature per inserire nei suoi 150 Famedi pavesi illustri. Ultimo a trovare posto è stato Franco Vittadini. Entro il 30 novembre è possibile inviare le motivazioni per candidarsi.

Famedio, dopo settantacinque anni riaperte le candidature

Mentre Milano iscrive Silvio Berlusconi nel Famedio, Pavia da 75 anni non inserisce nessuno tra le 150 lapidi che ricordano pavesi illustri. L’ultimo a rovare posto è stato il compositore Franco Vittadini, che l’allora sindaco Carlo Milani (padre di Mino, giornalista e scrittore scomparso di recente) ha voluto accanto a personaggi come Francesco Petrarca, il pittore Tranquillo Cremona, i medici Carlo Forlanini e Camillo Golgi, il cardinale Pietro Maffi e il vescovo Agostino Gaetano Riboldi. Molti mancano, come gli industriali Vittorio Necchi e Fortunato Fedegari, i docenti Vittorio Grevi e Plinio Fraccaro, i medici Roberto Burgio e Mario Boni, Mino Milani e l’illustratrice Grazia Nidasio, ricordata a Milano, nonostante sia nata a Pavia e abbia sempre vissuto a Certosa. Per onorare la memoria dei pavesi e di chi vi ha operato con iniziative di carattere sociale, assistenziale, filantropico e per particolari manifestazioni di amore verso la città, il Comune ha aperto le candidature, che devono pervenire entro le 12 del 30 novembre, con le motivazioni.

M.M.